Rientri e cenoni, le raccomandazioni per evitare la terza ondata

Redazione
Rientri e cenoni, le raccomandazioni per evitare la terza ondata
Rientri e cenoni, le raccomandazioni per evitare la terza ondata

Rientri e cenoni, le raccomandazioni per evitare la terza ondata. “Adesso si cercano delle alchimie per venire incontro alle legittime aspettative di milioni di persone. Ogni paese dà le sue indicazioni, 2, 4 o 6 persone a tavola, e tutte cercano di andare incontro alle esigenze della popolazione pur consapevoli che sono esigenze ad alto rischio”.

Lo ha affermato Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, a Radio anch’io su Rai radio 1, in merito alla possibilità che vi sia una deroga per il pranzo di Natale con due parenti stretti.

“Era ben nota la mobilità di tanti milioni di italiani, ed era una delle grandi preoccupazioni e nonostante tutto continuiamo a dire: – ha sottolineato Miozzo – ‘attenzione!

Quando raggiungerai i tuoi cari e ti ricongiungerai almeno se non puoi evitare di raggiungerli, almeno quando li hai raggiunti adotta tutte le quelle precauzioni indispensabili per i periodi in cui sarai con loro e se necessario anche in casa usa la mascherina, mantieni le distanze non ti lasciare andare a quegli stimoli che sono naturali nel rapporto affettivo e affettuoso che hai con le persone a te care perché potresti essere potenzialmente un pericolo”.

Una mossa a sorpresa potrebbe essere a breve ufficiale nell’ambito delle nuove misure per il contenimento del Covid durante le festività. Il governo sta pensando ad una raccomandazione per i Cenoni e i pranzi di Natale e Capodanno.

In pratica a tavola potrebbero sedere soltanto due persone non conviventi ma appartenenti ad un novero ristretto. Tra gli invitati possono esserci genitori, un partner stabile anche se non convivente (fidanzato/a) e i figli che non vivono sotto lo stesso tetto (es. separati o studenti fuori sede).

Rientri e cenoni, le raccomandazioni per evitare la terza ondata

Un modo per attutire l’impatto delle riunioni di famiglia sui nuovi contagi e limitare i danni della possibile terza ondata. Ovviamente si tratterà di raccomandazioni visto che di fatto sarà impossibile (e ingiusto) controllare cosa avviene nelle abitazioni, come più volte specificato da diversi ministri.