Riprende il processo di federazione della Valle Caudina

peppino.vaccariello
Riprende il processo di federazione della Valle Caudina

Domani mattina, a partire dalle ore 9 e 30, presso la sala consiliare del comune di Airola, gli esperti del Formez incontreranno i funzionari dei comuni dell’associazione Città Caudina dei servizi per illustrare i meccanismi che permetteranno di associare alcuni servizi, forniti ai cittadini dagli sportelli municipali. Entro l’inizio del prossimo anni, i comuni al di sotto dei 5000 abitanti dovranno associare alcuni servizi per abbattere i costi. Degli otto comuni dell’associazione, ben cinque sono al di sotto dei cinquemila abitanti, quindi, la Città Caudina dei servizi è, per certi versi, trascinata in questa sorta di vera e propria rivoluzione. Ma, anche Montesarchio, Cervinara ed Airola, che superano la fatidica soglia sono interessate ad associazione i servizi, in funzione della tanto auspicata unità territoriale. L’unità della Valle Caudina è un processo lungo e complesso. Il cammino per fare della Valle una unica entità geografica, salvaguardando le specificità dei singoli comuni, è irto di ostacoli. Basta un piccolo intoppo,per fare della vicenda una sorta di  gioco dell’oca, con un eterno ritorno al punto di partenza. Se ne è avuto la più eclatante dimostrazione, pochi mesi fa, quando il sindaco di Cervinara, Filuccio Tangredi ha minacciato di uscire dall’associazione, Città Caudina dei servizi, in quanto l’asl di Avellino aveva indicato a San Martino Valle Caudina, la sede del 118. Un problema complesso che attiene la salute dei cittadini è stato trasformato in una bega da cortile. Il processo di federazione può vincere se si trova un substrato culturale valido tra i cittadini ma i primi a farsi promotori dell’idea forza devono essere gli amministratori. E sembra proprio questo l’ostacolo più insormontabile.

Peppino Vaccariello

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