Riprende la vaccinazione con AstraZeneca, restano bloccati alcuni lotti
Riprende la vaccinazione con AstraZeneca, restano bloccati alcuni lotti. L’Unità di Crisi, riunitasi d’urgenza questa mattina, ha recepito le indicazioni del Ministero della Salute, sbloccando la somministrazione del vaccino Astrazeneca che quindi riprenderà regolarmente, fatti salvi i lotti sui quali, in via precauzionale, è in corso una campionatura da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
Campionatura
Tali lotti non verranno utilizzati per il tempo strettamente necessario al completamento della campionatura. Non esistono al momento controindicazioni sanitarie al prosieguo della campagna vaccinale con Astrazeneca.
Ieri sera,Il caudino ha raccolto la testimonianza di un professore che ha effettuato la vaccinazione proprio con il lotto incrminato. Come lui, tanti docenti caudini hanno effettusto questa operazione.
“ Pensavamo fosse uno scherzo. Poi, la conferma della notizia ha lasciato tutti abbastanza scioccati. Si tratta dello stesso lotto di vaccini somministrato a me ed ai miei colleghi. Grazie a Dio ci sentiamo tutti bene. Nessuno ha avuto”.
Prima dose
A parlare con Il Caudino è uno dei docenti della Valle Caudina che, otto giorni fa, ha avuto la somministrazione della prima dose del vaccino anticovid. La dose proveniva dall’oramai famigerato lotto ABV2856 di AstraZeneca.
Lo stesso ritirato oggi dall’Aifa, dopo la morte di due persone. Non esiste correlazioni tra i decessi ed il vaccino, ma l’Agenzia ha voluto approfondire meglio la questione.
“ Quando, continua il docente, la notizia si è diffusa, la chat con i colleghi è esplosa. Francamente io non ricordavo assolutamente quale fosse il lotto della vaccinazione. Ma alcuni colleghi conoscevano sigla e numeri a memoria. Io sapevo solo AstraZeneca.
Ripeto, stiamo tutti bene. Qualche ora dopo il vaccino, io ho accusato forti dolori e poi ho avuto la febbre la sera e la mattina dopo. Ma ci avevano bene informati su questi effetti. Da allora, ossia, dopo sette giorni sto benissimo.
Il ritiro dovuto
Lo stesso vale per tutti gli altri miei colleghi. Certo la notizia ci ha messo paura. Ma approfondendo bene, abbiamo capito che il ritiro è solo una precauzione. Aspettiamo per capiree cosa dirà l’Aifa ed anche l’Ema, visto che anche l’Europa è coinvolta”.
Aspettiamo anche di essere monitorati medicalmente, come abbiamo letto dal vostro giornale. Anche se, ad ora quando oramai sono passate le 22,00 nessuno dell’Unità di Crisi regionale si è fatto vivo con me o con i colleghi.
Vogliamo essere fiduciosi, conclude il docente. Anche perché il vaccino è l’unico modo per uscire da questa situazione assurda.
Domattina alle otto devo accendere il computer e fare lezione a distanza. Questo succede da un anno. Magari, tra qualche giorno vi informo su come stanno andando le cose. Da parte mia farò la seconda dose e rifarei anche la prima”.