Risse e calcetto, 39enne ucciso a coltellate
Risse e calcetto, 39enne ucciso a coltellate. Una rissa tra spettatori sudamericani scoppiata durante una partita di calcetto finisce in tragedia. Un tifoso di 39 anni è accoltellato e muore poco dopo all’Ospedale Niguarda di Milano, per le numerose e gravi ferite riportate.
Il tragico e violento episodio è accaduto nel pomeriggio di ieri, sabato 29 maggio 2021, attorno alle ore 18.40. In un campo sportivo che si trova in via del Ricordo, nei pressi di via Padova a Milano.
Secondo le prime ricostruzioni, la lite tra spettatori sarebbe scoppiata per futili motivi, nel corso di una partita amatoriale. Quando sono arrivate sul posto le forze dell’ordine hanno trovato u
La vittima, un peruviano di 39 anni, sarebbe stata pugnalata con diverse coltellate in più parti del corpo. Sul posto sarebbero subito arrivati i soccorsi. L’uomo è stato intubato direttamente in strada, quindi trasportato in ambulanza presso il nosocomio milanese, dove le sue condizioni sono apparse subito gravissime.
Purtroppo, nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita, non ce l’ha fatta. Sarebbero circa una 60ina le persone sudamericane coinvolte nella maxi-rissa, secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine giunte sul posto.
Deceduto in ospedale
All’arrivo di una volante gli uomini hanno letteralmente caricato sull’auto il ferito. I poliziotti hanno subito chiamato il 118, che ha trasportato l’uomo al Niguarda dove però è poco dopo è deceduto.
Sul posto anche gli uomini della Squadra Mobile di Milano che stanno indagando sull’omicidio. Non sono ancora chiari i motivi che potrebbero aver originato la lite che ha poi portato all’accoltellamento del cittadino peruviano, ferito poi mortalmente.
Mamma e figlia trovate impiccate. Omicidio-suicidio?
Una scena tremenda. Una donna e la figlia impiccate. Forse un omicidio-suicidio. La scoperta è stata fatta qualche ora fa in un casolare di campagna.
Quando ai carabinieri del Comando Compagnia di Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina, è arrivata la segnalazione del ritrovamento di due cadaveri nei pressi del Santuario del Letto Santo.
Secondo una primissima ricostruzione si tratta di una donna Mariolina Nigrelli e della figlia Alessandra, trovate impiccate in una località di campagna. A fare il macabro ritrovamento Maurizio Mollica, ceramista, il marito e padre della ragazza.
La vicenda
A quanto pare madre e figlia si erano allontanate da casa nel primo pomeriggio, ma non era la prima volta che accadeva. Solo che questa volta le due donne non hanno fatto rientro all’orario previsto.
Questo ha insospettito il capo famiglia che, preso da timore considerato che la moglie non rispondeva al telefonino, si è diretto con la propria macchina nella loro casa di campagna in contrada Letto Santo.
A circa otto chilometri dal centro abitato, località nota anche dal punto di vista turistico per la presenza dell’omonimo Santuario che domina dall’alto tutta la vallata dell’Halaesa. Qui l’atroce scoperta.
La cosa che rende la macabra vicenda ancora più tragica è che la ragazzina aveva 14 anni anni e frequentava la terza media del centro stefanese. Indagini a tutto campo sono in corso per capire cosa sia realmente accaduto.