Rotondi, fiscalità locale: organizzazione e trasparenza per garantire più equità

Redazione
Rotondi, fiscalità locale: organizzazione e trasparenza per garantire più equità

Riceviamo dal Gruppo Terramia e pubblichiamo

“I titoli dei media locali di questi giorni danno evidenza di una certa attività “di reazione” da parte di varie organizzazioni sul tema “tasse”. Questo indica indirettamente una accresciuta “attenzione” fiscale delle amministrazioni locali anche a causa della perdurante più generale difficoltà finanziaria degli Enti Locali e della necessità di coprire i costi dei servizi di base.
Paolisi è un caso da tenere sempre presente: il gravissimo dissesto finanziario che l’attuale amministrazione ha dovuto dichiarare, attribuendone le cause agli sconquassi amministrativi dei precedenti governi locali, porta di per sé un aumento della pressione fiscale sui cittadini pagatori, oltre che la necessità di rendere il meccanismo efficiente (ottenere il massimo con le risorse che ci sono) ed efficace (raggiungere obiettivi del tipo “completare la base imponibile” se proprio non si riesce a “far pagare tutti”).
Abbiamo quindi letto di iniziative dei giorni scorsi a Montesarchio e S. Martino V.C., in cui si pone il tema del rapporto tra Ente Locale che impone le tasse e soggetti pagatori, tra PA e cittadini. Andando più indietro, ci sono stati segnali a Cervinara e S. Martino di riduzione delle tasse locali.
Rotondi è – come tanti Enti Locali – alla faticosa ricerca di un equilibrio. L’aumento – collettivo – di IMU e TASI del 2019 è stato metabolizzato rapidamente da una opinione pubblica che ha mostrato finora scarso interesse e ancor minore reattività al tema (parliamo di un aumento di almeno 160mila euro l’anno). Più impatto producono invece le azioni – individuali – di recupero fiscale, laddove l’utente riceve dall’Amministrazione una richiesta che produce sempre una reazione. In tal caso, l’attenzione e l’iniziativa del cittadino sono attivate di necessità e portano a considerazioni generalmente critiche verso l’Amministrazione (beninteso, quale essa sia).
Il gruppo consiliare Terramia ha chiesto da tempo efficienza e trasparenza (es. https://ilcaudino.it/rotondi-terra-mia-tari-pagare-tutti-pagare-meno-uid-5/). Sul piano politico, come dimostrano le (sempre utili) discussioni consiliari, dobbiamo registrare nel tempo un avvicinamento di posizioni (che restano comunque distanti https://ilcaudino.it/rotondi-conti-del-comune-fuori-controllo-uid-5/ oppure https://ilcaudino.it/rotondi-terra-mia-nel-bilancio-ce-un-buco-da-585mila-euro-uid-4/).
Sul piano amministrativo registriamo invece segnali contrastanti: se da un lato l’efficienza dell’ufficio finanziario è aumentata (segnali oggettivi ce ne sono parecchi e li abbiamo evidenziati), resta però forte un atteggiamento che potremmo derubricare, senza eccedere nel porre un tema di “leale collaborazione”, a “resistenza al cambiamento” (es. ) https://ilcaudino.it/rotondi-terramia-incalza-la-giunta-russo-sulla-tari-uid-5/.
Le informazioni che la minoranza chiede (dando tempi assai “distesi”) all’Ufficio sono ottenute faticosamente e spesso a seguito di azioni forzose (addirittura la diffida). Comprendiamo bene le difficoltà di un Ufficio solo da un anno “potenziato” con una risorsa dedicata part time, con banche dati inconsistenti e con la necessità di mettere mano a continue emergenze che vengono dalla passata gestione (dell’Ufficio). Tuttavia non è comprensibile – né accettabile – la mancanza sistematica di riscontro alle Interrogazioni soprattutto laddove si tratta di “girare” semplicemente Atti già (o che si suppone già) esistenti.
Questa settimana sarà particolarmente indicativa a riguardo, venendo a scadenza “antiche” richieste sottoposte all’Ufficio in ordine proprio alla gestione del recupero dell’evasione degli anni pregressi. Si tratta di avere informazioni per uscire da una opacità di fondo che nasconde metodi, obiettivi e risultati. Ripetiamo quindi quel che già il 16 ottobre scorso avemmo modo di scrivere: La gestione dei tributi è associata ad un affidamento esterno di cui l’Amministrazione non dice nulla in termini di compiti e soprattutto di risultati.

La lotta all’evasione (che significa soprattutto tutela dei cittadini che correttamente pagano) è semplicemente un mistero: quanto è stato accertato? quanto è stato recuperato? anno per anno, come farebbe chiunque che è orgoglioso (e eticamente spinto) del proprio impegno al servizio della comunità.

Domande ordinarie. Poste da mesi. Ci aspettiamo finalmente risposte.”