Rotondi: focolaio covid e medici di famiglia

Redazione
Rotondi: focolaio covid e medici di famiglia
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Rotondi: focolaio covid e medici di famiglia. A Rotondi si è in attesa che vengano effettuati i tamponi su circa 40 persone, tra cui il parroco monsignor Angelo Gallo. Il rischio di un focolaio per covid- 19 potrebbe essere innescato dai funerali di un 57enne . Sulla vicenda è intervenuto il fratello del morto, il generale Giuseppe Crispino che su facebook ha raccontato come sono andate le cose alla comunità di Rotondi.

Care amiche e amici di Rotondi, sebbene addolorato per la morte di mio fratello Alessandro e il successivo ricovero in ospedale di mia madre Antonietta, sento la necessità di fare chiarezza sulle notizie distorte/parziali che sono apparse su alcuni quotidiani locali e non e, contestualmente, informarvi sulle condizioni di mia madre. E’ quanto si legge nel post.

n primis, ci tengo a precisare che ne io ne nessun’altro della famiglia era a conoscenza della positività di mia madre (e credo, purtroppo, anche di Sandro). Quando sono avvisato del decesso ero a Roma e alla mia domanda di quale fosse stata la causa mi è stato riferito (da un operatore della ditta di onoranze funebri che era a casa di mia madre) che aveva avuto un Arresto Cardio-circolatorio (referto del 118).

Tempo di prendere l’auto e avvisare i figli, sono arrivato a Rotondi in serata e ho constatato che mia madre non stava bene e non riusciva a parlare. Ho fatto intervenire la Guardia medica che l’ha visitata e mi ha detto che il ricostituente che le aveva prescritto il suo medico di famiglia (che ha lo studio a Cervinara) andava bene.

Rotondi: focolaio covid e medici di famiglia

Poiché eravamo preoccupati delle condizioni di mamma e volevamo essere certi che non si trattasse di covid, abbiamo provveduto a prenotare un tampone per la prima data utile (lunedì). La sera successiva di rientro dal cimitero mia mamma, che era rimasta a letto per quasi tutto il giorno, è svenuta e, dopo l’intervento del 118, si è deciso di portarla in ospedale ad Avellino dove hanno constatato che era positiva.

Nel rientrare dall’ospedale ho avvisato le poche persone che sono in contatto con mia mamma e il Sindaco che era già allertato dal 118. Questi i fatti di cui io ho conoscenza diretta. Poi ho saputo che mio fratello, che aveva avuto sintomi di spossatezza e una leggera febbre all’inizio della settimana (come mia madre), aveva visto il suo medico (che è di San Martino) tre giorni prima di morire, cioè il mercoledì.

Attualmente io e le persone che siamo state a stretto contatto con mia mamma siamo in quarantena; in attesa di fare il tampone e stiamo tutti bene (almeno quelli che ho sentito). In merito alle condizioni di mia mamma, vi informo che è sotto ossigenazione forzata (casco) ed è lucida.

Vi chiedo scusa se la morte di mio fratello ha recato disagio a qualcuno. Mi sento di ringraziare chi gli è stato vicino e vi chiedo (a chi è credente) di pregare per la salute di mia mamma.