Rotondi, Terra Mia attacca sui campetti

24 Ottobre 2019

Rotondi, Terra Mia attacca sui campetti
Campetti polivalenti in via G. Scirea: perché una spesa per 140mila euri?
Da anni via Caudina è in condizioni difficili, con un manto stradale molto rovinato e zone soggette ad allagamento. Il Comune ha dovuto risarcire più volte automobilisti che lamentavano danni da insidia stradale. Terramia aveva anche diffidato l’Ente a intervenire e l’opera era stata inserita nell’elenco apposito triennale. Nel 2018 la spesa per rifare via Caudina era stata quantificata in circa 140mila euro usando le economie di mutui cassa DD.PP. e il progetto per “lavori di realizzazione nuovo tratto fognario, nuovo manto stradale, nuova segnaletica stradale ed opere connesse della Via Caudina” era stato portato in Giunta.
A fine settembre 2019 viene revocata la delibera del 2018 perché l’intervento per via Caudina è stato candidato “per l’ammissione a finanziamento sulla Piattaforma ACAMIR della Regione Campania ed è in attesa di pronunciamento”. Passano gli anni, ma sulla via Caudina resta un nulla di fatto e le criticità di sempre.
Le economie dei mutui (140mila €) sono state invece nuovamente impegnate stavolta per “realizzare ulteriori interventi di messa in sicurezza della viabilità comunale e procedere al ripristino funzionale delle esistenti strutture sportive alla Via Gaetano Scirea“.
Tradotto, in attesa di accedere al progetto di fattibilità (è sempre complicato avere Atti dagli uffici comunali), si tratterebbe di intervenire sui “vecchi” campetti(tendostruttura e campo da tennis) che l’Amministrazione decise di non dare più in gestione (non rinnovando la gara) allorquando partirono i lavori per il campo polivalente “Borsellino”: il cantiere non avrebbe consentito – fu la decisione molto discutibile di Uffici e maggioranza – di usare gli esistenti campetti.
E comunque i lavori – come da copione – “sarebbero stati rapidi” (oggi il polivalente Borsellino è ancora chiuso al pubblico).

Così nel 2016 i “vecchi” campetti furono riconsegnati al Comune “in ordine” (come da verbale) epperò, chiusi e abbandonati, andarono presto in malora.

Alcune considerazioni si impongono:

1. i lavori per il “ripristino funzionale delle esistenti strutture sportive alla via G. Scirea” potrebbero determinare un problema analogo e cioè impedire l’uso dei nuovi impianti “causa cantiere”. Qui sarebbe il caso che chi di dovere dicesse una parola, magari escludendo ogni rischio a riguardo.
Anche perché da tempo gli sportivi aspettano (arrangiandosi, come da antica prassi) e si augurano (e ci auguriamo) che il polivalente Borsellino apra finalmente i battenti (il provvedimento di spesa per i festeggiamenti è pronto da qualche anno) e si possa ammirarlo (a partire dalla targa costata un migliaio di euro di soldi pubblici) e usarlo, stante l’assenza da anni di strutture sportive funzionanti a Rotondi (notate che di intervenire sul sportivo non se ne parla per almeno un annetto ancora).

2. Approfittando di questa tornata di lavori di manutenzione straordinaria di un bene comunale deteriorato, andrebbe ripreso il rompicapo del Regolamento d’uso. Portato in Consiglio dalla maggioranza due anni fa, sconosciuto ai relatori che se lo rimpallavano come un cerino acceso, discusso (come delibera n. 19 del 4/8/2019 narra) dalla sola minoranza (che l’aveva letto) e rinviato sine die, per produrre una bozza “condivisa dall’intera compagine politica”, il Regolamento se mancante potrebbe ancora bloccare l’uso delle strutture sportive finalmente disponibili…
3. Infine, l’Amministrazione prima di impegnare ulteriori risorse è chiamata a dare conto delle cause che hanno determinato lo stato attuale degli impianti preesistenti; la mancata cura del patrimonio comunale ha ancora una volta causato danni ai cittadini ed è necessario sapere se l’Ente, rimasto indifferente e inerte a fronte del progressivo degrado della struttura, si è almeno interrogato su quel che è accaduto e su quali siano le responsabilità nello specifico.
Terramia

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