Salme e feti violati, come le onoranze funebri sabotavano i rivali

25 Maggio 2021

Salme e feti violati, come le onoranze funebri sabotavano i rivali

Salme e feti violati, come le onoranze funebri sabotavano i rivali. Sabotavano i concorrenti presidiando, anche durante la notte, le camere mortuarie dell’ospedale di Caltagirone per assicurarsi i servizi di onoranze funebri dei pazienti deceduti e il trasporto di degenti non deambulanti.

Questa l’accusa contestata a nove persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Catania nel corso dell’operazione “Requiem”.

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Gli arrestati sono indagati, a vario titolo, di associazione per delinquere, illecita concorrenza con minaccia o violenza, violazioni di sepolcro; furti aggravati, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, minaccia; interruzione di un ufficio o servizio pubblico, nonché di minaccia a pubblico ufficiale e istigazione alla corruzione.

Salme e anche un feto violati

A coordinare le indagini la Procura di Caltagirone secondo cui gli indagati “si sono resi protagonisti di innumerevoli ingressi abusivi all’interno delle sale mortuarie”; avrebbero “danneggiato e distrutto gli arredi funerari delle ditte concorrenti, distrutti i biglietti pubblicitari”.

Inoltre, avrebbero “strappato dalle salme, una volta a quella di un feto, i ‘talloncini identificativi’ per rintracciare, prima degli altri concorrenti, i parenti dei defunti a cui proporsi per le onoranze funebri”.

Ospedale occupato e minacce al personale sanitario

Per l’accusa c’è stata “un’occupazione’ dell’ospedale” con “minacce di morte e aggressioni, anche fisiche” del personale sanitario; che, per l’emergenza Covid-19, aveva tentato di allontanarli dal pronto soccorso”  per imporre il rispetto delle norme sula prevenzione dei contagi.

Le indagini hanno accertato che gli affiliati, per accaparrarsi l’esecuzione dei vari servizi funebri, avrebbero quindi organizzato continui sabotaggi nelle camere mortuarie dell’ospedale “Gravina e Santo Pietro” di Caltagirone nei confronti delle imprese concorrenti.

Droga: Gdf sgomina ‘cartello’ a Catania, ordinanza per 13

Un ‘cartello della droga’ costituito da due gruppi criminali, di cui facevano parte siciliani, colombiani e albanesi, è disarticolato dalla Guardia di finanza di Catania che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone.

Il reato ipotizzato è di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanza stupefacente. Il provvedimento dell’operazione ‘Cocorito’ è in corso di esecuzione da parte di oltre cento militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania.

Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Catania il ‘cartello della droga’ che operava in città riusciva a commercializzare ingenti quantitativi di stupefacenti. Durante l’inchiesta sono sequestrati 365 chilogrammi di sostanza stupefacente, tra marijuana e cocaina.

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