San Martino, all’amministrazione uscente manca la terra sotto i piedi
San Martino, all’amministrazione uscente manca la terra sotto i piedi. Le elezioni amministrative si avvicinano a San Martino Valle Caudina e già si profilano due schieramenti in campo. A differenza del 2016, quindi, non ci dovrebbe essere una frammentazione di liste. Quattro anni e mezzo fa, nel piccolo centro caudino, furono presentate ben quattro liste con quattro candidati a sindaco.
Nel 2012 dovrebbe essere tutto più semplice. Da una parte il primo cittadino uscente Pasquale Pisano con la sua maggioranza allargata e dall’altra una vasta coalizione con l’attuale minoranza consiliare ed altri pezzi come l’ex vice sindaco Franco Capuano e l’ imprenditore Marco Parrella.
Proprio quest’ultimo con un comunicato stampa stigmatizza i mezzi che sta usando la giunta uscente per cercare di creare disgregazione nel soggetto politico nascente.
A sei mesi dalle elezioni, dice Marco Parrella, tra somme urgenze, trattative private e strade asfaltate… proclami, manifesti ed i soliti slogan, l’amministrazione in carica mostra ancora una volta il proprio attaccamento…. al comando.
Non avendo la forza di intraprendere una seria azione politica nè avendo una visione programmatica (come del resto non l’ha avuta negli ultimi 5 anni), non le resta che provare ad entrare, ancora una volta, nel nuovo gruppo politico che si è formato unendo diverse voci che della San Martino futura hanno una prospettiva certamente più illuminata.
Penso che neppure valga la pena rispondere che questi giochetti sono lontani anni luce da ciò che sia chiama buona politica: non è certo così che si fa il bene del paese! È stato già seminato troppo odio cinque anni fa e in tutti e cinque gli anni di amministrazione.
San Martino, all’amministrazione uscente manca la terra sotto i piedi
Se l’azione politica portata avanti non ha fruttato quanto sperato e se comincia a mancare la terra sotto i piedi , non è cercando di distruggere gli altri che risolveranno i loro problemi. San Martino merita molto di più. E noi lo sappiamo.