San Martino: colpo notturno in una falegnameria, ladri scatenati
San Martino: colpo notturno in una falegnameria, ladri scatenati. Tornano in azione i ladri in Valle Caudina. Questa volta hanno agito a San Martino Valle Caudina, prendendo di mira una falegnameria ina Terzo Millennio
Raid furtivo
I ladri hanno agito nella notte. Sono penetrati all’interno della struttura e si sono impossessati di una somma di denaro in contanti, di alcune seghe e motoseghe e di inchiodatrici che erano state acquistate proprio di recente dai proprietari.
A quanto pare, però, erano interessati anche ad un carico che doveva essere consegnato proprio questa mattina. Probabilmente lo stavano per portare via ma qualcosa è andato storto. Forse hanno temuto di essere scoperti e si sono dileguati nel buio della notte.
Il furto è stato scoperto questa mattina ed i proprietari hanno dato subito l’allarme. Sul posto si sono portati i carabinieri della stazione di San Martino Valle Caudina, al comando del maresciallo Franco Rianna che hanno dato via alle prime indagini. Fondamentale per identificare i malfattori potrebbe essere il sistema di video sorveglianza che protegge la falegnameria. La circostanza che i ladri sapessero del carico da consegnare induce a far pensare che l’azione è stato mirata e studiata. Per questo motivo, i malviventi potrebbero aver preso le loro precauzione e magari hanno agito a volto coperto.
Il campanello d’allarme
Questo furto deve far suonare un campanello d’allarme nei comuni irpini della Valle Caudina. Già nei mesi nei comuni di Rotondi, Cervinara ed anche San Martino si è dovuto fare i conti con questi raid notturni e gli autori, almeno per il momento, non sono stati ancora identificati.
Si era pensato che si potesse trattare di una banda di razziatori di passaggio. Ma, per come sono andate le cose, a questo punto è necessario fare delle ipotesi diverse per continuare le indagini. Infine, bisogna tener presente che resta fondamentale il controllo notturno di tutto il territorio da parte delle forze dell’ordine.
