San Martino: possibile voto di scambio, intervenga la magistratura

Redazione
San Martino: possibile voto di scambio, intervenga la magistratura
“Alternativa per San Martino” interroga sulla convenzione tra amministrazione e Caf Cna.

San Martino: possibile voto di scambio, intervenga la magistratura. «Gli uffici comunali sono in fermento, come non mai. Piovono i provvedimenti. Gli amministratori sono frenetici». L’esordio di un manifesto diffuso dalla compagine “Alternativa per San Martino” guidata da Aniello Troiano.

Vari provvedimenti amministrativi

Sul tavolo vari provvedimenti amministrativi elargiti in queste ore dall’amministrazione in carica con in testa il sindaco Pasquale Pisano. La campagna elettorale, quindi, si infiamma. «Nei quattro giorni lavorativi di settembre – continua la nota – sono state fatte ben quindici determine.

Liquidazioni di fatture e parcelle per decine di migliaia di euro, i soldi per l’alluvione tenuti bloccati per mesi. Pagamenti per le opere pubbliche, ovviamente affidate come da tradizione senza gara d’appalto, addirittura in acconto, ovvero prima che inizino i lavori.

Aiuto agli indigenti

Ed ancora si pubblica con grande solerzia l’elenco degli aiuti da distribuire agli indigenti. In questo ultimo caso, come in altri, la determina è a firma dell’assessore, responsabile del settore. Infatti gli attuali amministratori hanno i poteri di gestione ed essendo il nostro un piccolo comune, questo è legittimo. Significa che prendono le decisioni al posto dei dirigenti.

Piccolo particolare – ancora – gli amministratori/dirigenti sono anche tutti di nuovo candidati. Siamo sicuri che chi firma da dirigente un provvedimento per concedere somme ad un cittadino, quando poi lo incontra da candidato, tra l’altro nella sede comunale, si astenga dal tirare in ballo ciò che ha fatto, per strappare un voto? Invitiamo le forze dell’ordine e la magistratura ad indagare su possibili voti di scambio.

Astensione da questi atti

Per evitare qualsiasi dubbio sarebbe politicamente opportuno e moralmente corretto, che chi ha scelto di candidarsi si astenga dal compiere atti, concessioni, pagamenti che possano influenzare le scelte dei cittadini di qui al voto.

La campagna elettorale si fa con le proposte, con le idee e non sui bisogni e le necessità della gente».«Invitiamo quindi l’amministrazione in carica – conclude la nota – a lasciare agli uffici gli atti di questi ultimi giorni, dedicandosi alla competizione elettorale, per la quale chiediamo un atteggiamento leale e rispettoso della dignità delle persone oltre che della legalità».