San Martino Valle Caudina: spettrale e livida,la notte della gente di Capofiume

Redazione
San Martino Valle Caudina: spettrale e livida,la notte della gente di Capofiume

San Martino Valle Caudina. E’ calata la notte su piazza XX Settembre, il Capofiume è spettrale. I segni del disastro sono ovunque, ci vorrà del tempo, tanto tempo per cancellarli. A rendere ancora più livida la notte è l’assenza di voci, di volti, di suoni. Le 150 famiglie che animavano questo borgo sono altrove. Quasi tutti hanno trovato rifugio da parenti ed amici. Il grande cuore della gente di San Martino Valle Caudina da ieri sera batte ancora più forte di sempre. In tanti hanno spalancato le porte delle loro case, non si può neanche minimamente pensare di lasciare qualcuno in difficoltà. Gli sfollati hanno trovato calore ed amore, ma pensano alle loro case. Le abitazioni non hanno subito danni ma non si può rientrare, si deve attendere di mettere in sicurezza la zona. Ci vorrà tempo, ci vorrà pazienza ed i prossimi non saranno giorni facili per nessuno. Gli amministratori sono stremati, stanno cercando di rispondere a tutte le richieste, stanno pensando a tutti e soprattutto è necessario ottenere aiuti concreti dalla Regione e magari dal Governo nazionale. L’amministrazione ha provveduto a sistemare 15 sfollati in due alberghi, uno a Pietrastornina e l’altro a Bonea, Altri 12 sono del convento francescano di Santa Caterina. Terziari e ragazzi della Gifra cercano di pensare a tutte le loro esigenze. Nel convento, qualcuno gioca a briscola, qualcuno prega e tutti pensano a casa. La pioggia si è placata, quel verto forte che ha sembrava volesse trascinare tutti via non spira più. A San Martino c’’è silenzio, ci sono turni di guardia per impedire l’accesso alla piazza e a tutte le altre zone a rischio. Mancano tre giorni a Natale e sarà il meno illuminato della storia del paese, peggio, molto peggio di quel Natale di venti anni fa. Ci si consola dicendo che non ci sono morti da piangere, ma questo non trattiene le lacrime. La gente chiude gli occhi e sprofonda in un sonno senza sogni, un sonno pesante per ritrovare le forze. Ci vorrà tanta forza per superare questa notte che è calata su San Martino. A punto è la notte, verrebbe da chiedere, la notte è appena cominciata.