Sant’Agata de’ Goti: Bandiera Arancione, successo di pubblico

Redazione
Sant’Agata de’ Goti: Bandiera Arancione, successo di pubblico

Come ogni anno, la giornata di oggi a S. Agata de’ Goti è stata dedicata alla Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Sono Cerreto e S. Agata, in provincia di Benevento, le due realtà del Sannio che si vantano di far parte di questo circuito. Per la mattinata sono state organizzate una serie di visite guidate nel centro storico, la visita ai lavatoi di Reullo ed all’antica ferriera a cui hanno partecipato oltre 250 persone.
Alla giornata Bandiera Arancione ha partecipato anche  Marianna D’Orsi Pisani, vice console Touring Club Campania. “Vengo da un’associazione ultracentenaria che ha fatto propri tre cardini essenziali, coniati nel 1864, e che ancora oggi sono validi, ossia la difesa del territorio, la promozione attraverso la cultura ed attraverso un turismo responsabile, elementi validi attraverso cui poter sviluppare un discorso di continuità con il territorio, l’identità,  il retaggio, ma anche con una visione del futuro” – ha commentato la vice console a Palazzo San Francesco, durante l’incontro con il primo cittadino caudino, Carmine Valentino.  “Questa è la Bandiera Arancione che nasce con l’obiettivo di valorizzare il territorio culturale ed ambientale dei borghi dell’entroterra, ma solo di quelli che hanno consapevolezza della propria identità e della propria visione per il futuro. I borghi Bandiera Arancione sono dunque quelli in cui il singolo è consapevole del valore del luogo in cui vive e ne sa fare gruppo. È allora importante formare i ragazzi di S. Agata affinché si possa comunicare all’esterno quanto valore si possa fruire all’interno. I ragazzi devono uscire dalle scuole ed entrare nei luoghi della cultura e sul proprio territorio per conoscerlo e farlo conoscere”.
Ha sottolineato il vice console come a S. Agata il valore aggiunto è il sentimento dell’accoglienza. “Sentirsi a casa in un luogo non proprio, distingue una destinazione dalle altre. In questo senso va bene la rete ed essere identitari relazionandosi con gli altri. È questa la strategia giusta: sapere chi si è, fare rete e promuoversi verso l’esterno, intercettando la domanda di un turismo attento, responsabile e consapevole. Oggi essere entroterra – ha continuato la D’Orsi Pisani -essere destinazioni ricercate è un vantaggio ed un carattere distintivo e può fare di S. Agata una località speciale. È inoltre necessario avere contatti presso gli enti sovracomunali perché si creino le infrastrutture affinché il turista consapevole possa arrivare in questi luoghi interni. Questo, forse, in alcuni luoghi, è l’ultimo gap che deve essere superato”.
Un altro obiettivo del progetto Bandiera Arancione è la destagionalizzazione che nel periodo storico che stiamo vivendo è un’opportunità che bisogna saper cogliere. “Un esempio che a S. Agata rientra in questi obiettivi sono le mostre sui vasi di Asteass che devono essere fatte conoscere. È questa la strategia giusta e che premia. Un altro vantaggio di S. Agata è che la sua amministrazione sembra più un team che lavora per ottenere lo stesso obiettivo. È perciò importante trovare assi comuni anche con altre realtà” – ha continuato la vice console.
Richiesta ufficiale, poi, da parte di Valentino alla D’Orsi Pisani, per avere a S. Agata un luogo permanente di riferimento. “Si può creare una struttura “Aperti per voi” come a Capua e faccio mia questa richiesta che porterò all’attenzione del corpo consolare. Si tratta di un’operazione che si sviluppa con l’aiuto dei volontari”- ha concluso la vice console.

Nella Melenzio

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