Sant’Agata de’ Goti: locali del Cmr allagati e fallimento gestionale

Redazione
Sant’Agata de’ Goti: locali del Cmr allagati e fallimento gestionale

In una lettera indirizzata a diversi Enti, Pasquale Tirino, vice rappresentante dei lavoratori per la sicurezza del Centro Medico Erre, denuncia le manchevolezze dell’attuale dirigenza nella gestione del Centro.
“Il sottoscritto Dott. Pasquale Tirino, vice rappresentante dei lavoratori per la sicurezza del CMR, RSA FIALS del CMR
, nonché titolato e competente in quanto possessore del Master di II livello su ”Politiche Pubbliche e Gestione Sanitaria”;considerate le sue responsabilità professionali e istituzionali e l’etica deontologica derivante dai titoli professionali posseduti, segnala  il grave evento avvenuto il giorno 15 marzo 2017, nella palazzina della neuro -riabilitazione ambulatoriale, frequentata principalmente da pazienti in età evolutiva.Il sottoscritto ricorda che già in passato ha segnalatodisagi e problemi di igiene nella suddetta palazzina, si allega segnalazione del 18/01/2016 prot. 14 SGE rimasta inevasa e gravemente peggiorata nel tempo.
Dal bagno presente al piano terra, fonte di puzze indecorose,così come riportato nella segnalazione del 18/01/2017, si è sprigionato un allagamento sull’intero piano con gravi rischi per la salute dei pazienti e degli operatori presenti.L’accaduto è sconvolgente e pericoloso in quanto annunciato e preso sottogamba da un amministrazione aziendale incosciente (a conferma di ciò si allega una relazione dei rappresentanti sindacali dei lavoratori sulla sicurezza di pochi giorni fa, 02/03/2017 prot. CMR 116 SGE). Amministrazione e proprietàinefficienti, non solo in merito all’evento accaduto ma anche nei confronti della grave crisi aziendale che attanaglia il CMR. A pochi giorni dalla scadenza relativa alla presentazione del piano industriale per il risanamento aziendale, essendo l’azienda in procedura di Concordato Preventivo in continuità di attività, un progetto serio e costruttivo non è stato minimamente accennato, in quanto l’azienda ha ignorato completamente le forze sindacali e il confronto sulla ristrutturazione e riorganizzazione della struttura: l’evento accaduto non è altro che l’emblema di una fallimentare gestione del CMR.Continuare con questo atteggiamento di  “nullità” significa esporre la struttura, i pazienti e gli operatori a rischi sempre più gravi e pericolosi per la salute e il lavoro quotidiano.
Si chiede l’immediato intervento delle autorità competenti dell’ASL per il grave rischio igienico e ambientale; inoltre si chiede l’intervento del Giudice affinchédecreta  il fallimento dell’azienda se la stessa non presenta, entro il 23/03/2017, un piano industriale fattibile e supportato da effettive garanzie di capitalizzazione.
Non si può accettare un agonia continua che ha solo la finalità di mantenere in giro dei “morti viventi”!
Ci batteremo in tutte le sedi istituzionali e di giustizia affinché sia data dignità a chi lavora e a chi beneficia del servizio pubblico in accreditamento che svolge il CMR, ovvero i pazienti.
Distinti saluti.”