Sant’Agata de’ Goti: muore a 52 anni dopo bypass gastrico

Redazione
Sant’Agata de’ Goti: muore a 52 anni dopo bypass gastrico
Muore carbonizzato nell’auto dopo lo scontro frontale

Sant’Agata de’ Goti: muore a 52 anni dopo bypass gastrico. Vuole vederci chiaro la famiglia di Silvana, una donna di 52 anni di Sant’Agata de’ Goti deceduta dopo che le sue condizioni di salute sono improvvisamente peggiorate.

La donna aveva subito alcuni interventi di bypass gastrico. Silvana, purtroppo, è deceduta nella giornata di ieri all’ospedale di Mercato San Severino, nella provincia di Salerno, dove era  ricoverata quando le sue condizioni si erano aggravate.

Dopo la morte, i famigliari hanno sporto denuncia e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la salma è posta sotto sequestro, in attesa dell’autopsia; i carabinieri hanno posto sotto sequestro anche la cartella clinica della donna.

Il calvario di Silvana comincia nel settembre del 2020, quando la 52enne si reca all’ospedale Fatebenefratelli di Benevento per sottoposti a un intervento di bypass gastrico, nella speranza di ridurre l’eccessivo peso.

Il mese successivo, in ottobre, la donna si sottopone poi ad altri due interventi di bypass nello stesso nosocomio sannita. Tornata a casa dopo la degenza, però, le sue condizioni di salute si sono aggravate progressivamente.

La 52enne si rivolge dapprima all’ospedale Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di Sant’Agata de’ Goti, poi viene trasferita all’ospedale Gaetano Fucito di Mercato San Severino, specializzato nel trattamento di queste problematiche.

Nel nosocomio del Salernitano la donna è sottoposta a un nuovo intervento chirurgico, ma le sue condizioni di salute sono diventate via via più precarie, fino purtroppo al decesso, avvenuto ieri.

Spetta ora agli inquirenti stabilire le cause precise che hanno portato Silvana alla morte.

Blitz antidroga Ps tra Napoli e Salerno, 45 misure cautelari

Vasta operazione antidroga “interprovinciale” della Squadra Mobile di Salerno che, coadiuvata dagli agenti di altre Questura, tra cui quella di Napoli, ha sgominato alcuni gruppi di trafficanti e spacciatori in grado di rifornire costantemente le piazze di spaccio di Salerno e dei comuni vicini.

Complessivamente sono 45 le persone indagate dalla DDA.

Con l’aiuto dei Reparti Prevenzione Crimine, delle unità cinofili e con il supporto aereo di un elicottero della Polizia di Stato; le misure cautelari emesse dal gip sono notificate ai destinatari accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Durante l’operazione Chef “Crack – Ko” gli agenti, durante le perquisizioni, hanno anche scoperto quantità di hashish; una pistola a tamburo e 700mila euro in contanti, probabile provento dell’attività illecita.

Gli investigatori hanno identificato i capi dei gruppi criminali nelle persone di Luca Franceschelli e Fabio Salzano; e ricostruita l’intera filiera del traffico di stupefacenti, a partire dai pusher fino ad arrivare ai rifornitori della droga.

Per non farsi scoprire, – è emerso – i soggetti, durante le conversazioni telefoniche intercettate, adoperavano sempre un linguaggio criptico; senza mai citare il reale oggetto dei loro colloqui. Tra gli arrestati figurano anche tre donne: Giovanna Liguori, residente a Battipaglia e le salernitane Teodora Pace e Silvia Pappalardo.