Scempio ambientale a Tre Ponti, interviene Damiano

Redazione
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Scempio ambientale a Tre Ponti, interviene Damiano. Il sindaco di Montesarchio Franco Damiano interviene sulla pericolosità della discarica di Tre Ponti. Il primo cittadino plaude al contributo dato dal Movimento Cinque Stelle e dall’onorevole Pasquale Maglione nel denunciare la pericolosità del sito e sottolinea che sulla vicenda il Comune è oltremodo attento.

Scempio

“ Hanno fatte bene, dice il primo cittadino,  a segnalare, per l’ennesima volta viste le tante segnalazioni inviate anche dall’amministrazione, lo stato delle cose”.

Damiano ribadisce che  quella discarica è uno scempio, una ferita aperta per Montesarchio, per la Valle Caudina e per l’intero Sannio. La mia amministrazione conosce bene il problema. Siamo spesso sul luogo per verificare la situazione e segnalare i problemi.

Come Comune abbiamo fatto tutto ciò che era nostro compito fare. Oltre ai controlli abbiamo ottenuto un finanziamento per la caratterizzazione del sito. L’abbiamo completato abbiamo raccolto i dati emersi da quello studio e li abbiamo inviati alla Regione per il Piano Bonifiche.

Funziona così. E già è stato così per la discarica di Tora Badia ad esempio. Abbiamo chiesto che venga fatto lo stesso per Tre Ponti che grida ancora vendetta per gli errori enormi del passato.

La gestione della Provincia

Il primo cittadino ricorda che Il problema del controllo e della gestione è in capo alla Provincia. Proprio per questo abbiamo chiesto al presidente della Provincia Di Maria, in un incontro di questa mattina, di intervenire per far giungere a soluzione la problematica una volta per tutte, ognuno per le proprie competenze.

Noi con i nostri uffici abbiamo fatto tutto ciò che si doveva fare, ora la Provincia, con Samte, dovrà occuparsi delle questioni riferite al percolato. All’eventuale fuoriuscita segnalata e ai teli che sono ormai rovinati. E’ arrivato il momento di risolvere il problema, affrontandolo con serietà».

Sin qui il comunicato del primo cittadino. Anche Damiano, così come aveva fatto Maglione individua delle precise responsabilità in capo alla Rocca dei Rettori. Dal canto suo Di Maria chiama in causa la Regione Campania ed ha chiesto al Prefetto di convocare un incontro.