Sorelle sfregiate con l’acido, la zia confessa: sono stata io

Redazione
Sorelle sfregiate con l’acido, la zia confessa: sono stata io

Sorelle sfregiate con l’acido, la zia confessa: sono stata io. È arrivata in tarda serata la svolta sulla vicenda delle due sorelle sfregiate con l’acido a Napoli: una zia ha confessato e si è addossata la colpa dell’aggressione.

La donna, che era individuata dagli inquirenti e considerata tra i sospettati, era a lungo ascoltata nelle scorse ore. Alla fine, come riporta fanpage.it, avrebbe confessato, dicendosi responsabile e spiegando di avere agito per dissidi familiari sorti con le due sorelle, sue nipoti; nei suoi confronti è stato emesso un fermo.

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Restano da individuare le altre persone che, insieme alla donna sottoposta a fermo, hanno preso parte al raid intorno all’1 di domenica notte sul corso Amedeo di Savoia.

Secondo quanto riferito dalle due sorelle il gruppo sarebbe composto da sei persone, tre ragazzi e tre ragazze, che si sarebbero mossi contemporaneamente su tre scooter.

La zia, anche lei molto giovane, avrebbe ceduto dopo ore di interrogatorio e avrebbe quindi ammesso di avere organizzato la spedizione punitiva per contrasti familiari.

Nel corso delle indagini, coordinate dal pool Fasce Deboli della Procura della Repubblica di Napoli ed affidate alla Squadra Mobile della Questura, sarebbero recuperati anche numerosi video pubblicati su TikTok

In cui diversi appartenenti alle famiglie si offendevano a vicenda e che potrebbero essere quindi collocati in quei dissidi che, secondo questa ricostruzione, avrebbero portato alla spedizione punitiva.

Il fatto

Domenica notte, intorno all’1, le due sorelle, 17 e 23 anni, figlie di un artigiano e residenti nella zona della Sanità, sono soccorse sul corso Amedeo di Savoia da una pattuglia del commissariato San Carlo Arena e da un’ambulanza del 118.

Hanno raccontato di essere aggredite da 6 persone, 3 ragazzi e altrettante ragazze, arrivati all’improvviso su 3 scooter; una delle giovani, dicono, ha spruzzato del liquido verso di loro, colpendole in faccia. Poi, il bruciore: era acido.

Le due sono accompagnate al Cardarelli, dove c’è il Centro Grandi Ustioni;  e per fortuna gli accertamenti medici hanno appurato che il liquidi non aveva provocato danni agli occhi.

L’acido aveva però lesionato i tessuti del volto ad entrambe, dovranno tornare per ulteriori controlli e non è escluso che restino danni permanenti. Quell’episodio potrebbe essere il culmine di una escalation.