Straordinario lavoro del 118 irpino per l’incidente del bus a Vallasaccarda

Redazione
Straordinario lavoro del 118 irpino per l’incidente del bus a Vallasaccarda
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Straordinario lavoro del 118 irpino per l’incidente del bus a Vallasaccarda. È stato un grande lavoro di squadra quello che ha permesso al personale del 118 dell’ASL di Avellino, guidata da Mario Nicola Vittorio Ferrante, insieme a Vigili del Fuoco e alle altre forze intervenute, di soccorrere i passeggeri coinvolti nello spaventoso incidente avvenuto questa notte sulla A16 nel territorio di Vallata.

I mezzi intervenuti

Sul posto sono intervenuti numerosi mezzi di soccorso dell’UOC Emergenza territoriale 118 COT, diretta da Rosaria Bruno: la Centrale Mobile di Rianimazione di Avellino, i SAUT di Grottaminarda, Montemiletto, Vallata e gli STIE di Frigento e Fontanarosa, oltre alla CMR di Benevento e ad una unità mobile proveniente da Candela, mentre un altro mezzo di soccorso proveniente da Anzano di Puglia era già stato preallertato.

La CMR di Avellino, intervenuta tempestivamente, è rimasta sul posto a coordinare le attività di triage con alcune ambulanze rimaste a disposizione, mentre gli altri mezzi di soccorso, coordinati dalla Centrale Operativa Territoriale di Avellino, hanno trasportato i primi 14 feriti, che versavano in condizioni di minore stabilità, dal luogo dell’incidente ai presidi ospedalieri del territorio.

Dopo un accurato triage sul luogo dell’evento altre 27 persone, rimaste coinvolte nell’incidente stradale, sono state trasportate presso il Centro di accoglienza predisposto a Grottaminarda per un’ulteriore valutazione clinica. Di queste, 10 persone sono state trasportate presso gli ospedali del territorio per le cure del caso.

La macchina dell’emergenza ha dato grande prova di professionalità e competenza grazie al lavoro di squadra di tutte le forze in campo – la Prefettura di Avellino, i Vigili del fuoco, l’Arma dei Carabinieri, le Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, i volontari e gli amministratori locali.

La sinergia tra territorio e ospedale ha permesso di collocare tutti i 24 pazienti presso il presidio più idoneo alle esigenze di cura del singolo.