Stroncato da un infarto mentre fa il turno di notte, lascia 4 figli

Redazione
Stroncato da un infarto mentre fa il turno di notte, lascia 4 figli
Sttroncato da un infarto mentre fa il turno di notte, lascia 4 figli

Stroncato da un infarto mentre fa il turno di notte, lascia 4 figli. Colto da un infarto durante il turno di notte, è morto poco dopo il ricovero in ospedale. Questo il tragico destino di Vincenzo Giaquinto.

64 anni, padre di 4 figli, viveva a Brescia con la famiglia. Il dramma si è consumato nella notte tra giovedì 30 e venerdì 31 marzo allo stabilimento Iveco di Suzzara, in provincia di Mantova.

Vincenzo Giaquinto si sarebbe accasciato a terra sotto gli occhi dei colleghi, verso mezzanotte e trenta. Sono loro a prestargli i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario della Croce Rossa.

Rianimato sul posto e poi trasportato all’ospedale Carlo Poma di Mantova. I medici, però, non avrebbero potuto far nulla per salvarlo. Durante le operazioni di soccorso la produzione, e i macchinari, non sarebbero stati fermati, nonostante la richiesta della Fiom-Cgil.

Proteste e scioperi si sono susseguiti per tutta la giornata odierna. Fim Cisl, Uilm Uil e Fismic hanno proclamato un giorno di lutto. La salma dell’operaio 64enne è  restituita ai familiari. Le esequie saranno celebrate lunedì pomeriggio, alle 15.30, all’oratorio San Luigi Gonzaga di via Carpaccio a Brescia.

Suzzara: rissa in un bar. “Daspo” a due dei partecipanti

Rissa in un bar: scattano i primi “Daspo” per una parte dei contendenti. I carabinieri della stazione di Suzzara hanno notificato a due giovani residenti nella cittadina al confine con l’Emila altrettanti provvedimenti di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico intrattenimento.

I motivi dello stop

Le misure sono state emesse dal questore di Mantova Giannina Roatta per motivi di ordine e sicurezza pubblica. All’origine dei provvedimenti una zuffa scatenata dai due all’interno di un locale pubblico di Suzzara.

L’episodio, a cui hanno partecipato altri soggetti ancora in corso di individuazione, provocò un fuggi fuggi generale dal bar, con gli avventori costretti a riparare all’esterno per evitare di essere colpiti.

Non solo. Il parapiglia destò allarme anche fra i residenti del quartiere, accortisi dell’accaduto dopo aver udito schiamazzi e rumori, e scesi in strada per cercare di capire cosa stesse succedendo.

Il contenuto del provvedimento

I destinatari dei due “Daspo” non potranno accedere né sostare nelle immediate vicinanze dei pubblici esercizi nel centro di Suzzara. In caso di violazione delle disposizioni, la misura di prevenzione potrebbe essere aggravata.