Valle Caudina: quando riaprirà la scorrimento veloce?

Redazione
Valle Caudina: quando riaprirà la scorrimento veloce?
Valle Caudina: quando riaprirà la scorrimento veloce?

Valle Caudina: quando riaprirà la scorrimento veloce?Il secondo tratto della strada a scorrimento veloce, quello che conduce da San Martino Valle Caudina a Roccabascerana, è chiuso dallo scorso 21 gennaio. Quella notte la Valle Caudina fu investita da un violentissimo temporale che determinò il crollo di un muro di cemento armato di contenimento.

Chiusura immediata

La strada fu subito chiusa a traffico perchè quel secondo tratto è costeggiato da diverse mura della stessa portata. Il presidente dell’Asi, che è anche sindaco di San Martino Valle Caudina, l’architetto Pasquale Pisano ne dispose la chiusura e contemporaneamente volle capire le cause che ne determinarono il crollo.

Ricordiamo che il secondo tratto è stato aperto solo nel 2008, vedere crollare un muro di cemento armato non è certamente un fatto normale. Non solo, il crollo si verificò durante la notte e non c’era traffico. Se fosse avvenuto di giorno, con il traffico sostenuto, si poteva verificare una tradegia.

Così il presidente Pisano ha dato mandato ad un docente della Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli di appurare le cause che hanno determinato la caduta del muro. Allo stesso tempo l’intera cinta muraria che costeggia il secondo lotto viene monitorata 24 ore al giorno.

La relazione del docente universitario dovrebbe essere pronta a breve. Così come il monitoraggio dovrebbe terminare nel giro delle prossime settimane. Solo allora, ci ha spiegato l’architetto Pasquale Pisano, dovrebbe essere riaperto il secondo lotto. La sua chiusura sta procurando non pochi disagi ai pendolari che si recano al lavoro ad Avellino o a Salerno e ai viaggiatori in genere.

Le difficoltà di raggiungere il capoluogo

Raggiungere Avellino dalla Valle Caudina sta diventando una vera e propria impresa. Ci auguriamo che il presidente Pisano possa al più presto risolvere questa grave problematica. Resta poi la vicenda del completamento della strada a scorrimento veloce, ma davvero questa è un’altra storia.