Svolta nei registri Iva per stanare gli evasori

Redazione
Svolta nei registri Iva per stanare gli evasori
Cambia la dichiarazione di successione

Svolta nei registri Iva per stanare gli evasori. Scatta dal prossimo  primo luglio l’ora della precompilata Iva, un nuovo passaggio del lavoro di semplificazione fiscale portato avanti dall’Agenzia delle Entrate.La logica resta la stessa che ha portato ormai sette anni fa al 730 precompilato. L’amministrazione finanziaria rende disponibili al cittadino le informazioni di cui già dispone.

Informazione  che naturalmente possono essere verificate e corrette. Ma permettono comunque soprattutto, in prospettiva, una riduzione degli adempiment. E dovrebbero favorire la compliance, ovvero l’adesione spontanea prima che il fisco dia inizio alle proprie verifiche.

Avvio sperimentale

Nel caso dell’Iva si tratterà di un avvio sperimentale, nel senso che riguarderà una prima platea di contribuenti. Questi contribuenti  in un’area web dedicata del portale Fatture e corrispettive avranno a disposizione le bozze dei documenti precompilati. Concretamente avranno i registri delle fatture emesse e degli acquisti e le comunicazioni delle liquidazioni periodiche.

Il passaggio successivo è quello previsto dal primo gennaio 2022, quando sarà messa a disposizione anche la dichiarazione annuale Iva. I soggetti che rientrano nella platea, oppure i loro intermediari con la delega per la fatturazione elettronica, potranno dunque accedere in prima battuta alle bozze dei registri Iva mensili.

Le due possibilità

Ci si troverà di fronte, quindi, a  due possibilità. Se le bozze risulteranno  complete il contribuente potrà procedere a convalidare i registri. Altrimenti,  prima di questa operazione,  avrà la facoltà di integrarle per annotare tutte le operazioni effettuate nel periodo.

A quel punto verrà meno l’obbligo alla tenuta dei registri Iva mensili convalidati, che saranno memorizzati dall’Agenzia.Ma sarà possibile anche un’elaborazione più approfondita da parte di contribuenti e intermediari.

In alternativa all’utilizzo diretto delle bozze presenti sul web potranno estrarre le bozze e importarle nei propri applicativi oppure utilizzarle per un confronto con i dati dei propri registri.Questo, evidenzia l’Agenzia delle Entrate, sempre al fine di poter sfruttare le informazioni a disposizione dell’Agenzia e agevolare i propri adempimenti tributari.