Tentato omicidio, cinque persone nella rete dei carabinieri
Tentato omicidio, cinque persone nella rete dei carabinieri. Dalle prime ore del mattino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino sono impegnati in un’operazione che coinvolge il capoluogo irpino ed alcuni comuni dell’hinterland, per dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 5 persone.
Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Avellino su richiesta della Procura della Repubblica, per i reati di tentato omicidio in concorso, minaccia aggravata nonché detenzione e porto abusivo di armi o strumenti atti all’offesa. Sono in atto numerose perquisizioni anche con l’ausilio di unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Sarno. Il Comunicato Stampa della Procura della Repubblica di Avellino sarà divulgato alla conclusione delle operazioni.
Cervinara: due bare bianche ai piedi di un altare
Due bare bianche ai piedi di un altare,basta il primo impatto, il primo sguardo a farti perdere l’orientamento. Fuori dalla chiesa del Gesù Misericordioso di Cervinara il sole di metà settembre sembra essere un inno alla vita, alla gioia, a godersi ancora qualche giorno di quest’estate che sta per finire.
La disperazione che si taglia a fette
Appena arrivi, però, anche al di fuori della chiesa, avverti una disperazione sorda che si taglia a fette. Tanti ragazzi sono lì fermi, i visi rigati da lacrime, gli occhi di chi non dorme da due notti. Accendono l’ennesima sigarette ma dopo pochissimi tiri la buttano.
Sono gli amici e le amiche di Roberta Iuliano e Alessandra Taddeo, le due amiche che riposano in quelle bare bianche, quelle bare adagiate ai piedi dell’altare. La gente entra in chiesa con la mascherina, si fa il segno della croce e con gli occhi cercano i genitori di Roberta e Alessandra. Solo in pochi, però, hanno il coraggio di avvicinarsi e di pronunciare qualche parola. Gli altri, tutti gli altri si fermano e pregano sino a quando anche i loro occhi si riempiono di lacrime e devono fuggire da quella chiesa.
Il dolore dei genitori
Anche di spalle, dai gesti che fanno mentre sono seduti capisci la disperazione dei genitori, dei fratelli e delle sorelle.
I loro occhi accarezzano quelle bare bianche,accarezzano i visi di Roberta ed Alessandra come avranno fatto chi sa quante volte. Il dottore Raffaele Taddeo sembra essere diventato ancora più esile ed indifeso.
Il medico che per oltre 35 anni ha curato tanti pazienti di Cervinara ora non sa che cura prescrivere. Alessandra aveva seguito le orme paterne, alla fine di luglio aveva conseguito la laurea in medicina. Ed ora ? Ora riposa in quella bara bianca.
Forse, però, Alessandra si trova tra le braccia dell’amata mamma Enrichetta che qualche anno fa è stata stroncata da una terribile malattia. A noi piace pensare così è siamo certi che lo faranno anche papà Raffaele Taddeo, il fratello Giuseppe, la sorella Mirella, il cognato Beniamino Romano e la nipotina Sofia. Mamma e figlia veglieranno su di loro, allevieranno il loro dolore.
Anche Giuseppe Iuliano e Anna Varricchione accarezzano quella bara bianca dove riposa Roberta con lo sguardo. Roberta stava per tagliare il traguardo della Laurea in Giurisprudenza. E papà e mamma avrebbero preparato una grande festa per la loro figlia, di cui erano veramente orgogliosi. Nonostante gli studi, infatti, Roberta si dava già da fare per guadagnare qualche euro.
Aveva svolto il servizio civile presso il comune di Cervinara, dove lavora la mamma e si era fatta onore. Papà Giuseppe e mamma Anna avevano cercato di preservare quella figlia da ogni pericolo.
Ma ieri mattina, il destino aveva un altro disegno. Ma anche Roberta veglierà su di loro e sulla sorella Dorothy, anche di questo siamo certi.
Il sole e due bare bianche
Fuori dalla chiesa del Gesù Misericordioso c’è il sole, un sole splendente, un sole che non riscalda il cuore di nessuno. Dentro la chiesa, ai piedi di un altare ci sono due bare bianche. Ma Roberta e Alessandra sono altrove.