Teti scrive a Letta per stigmatizzare il comportamento di Petracca e Pisano

Redazione
Teti scrive a Letta per stigmatizzare il comportamento di Petracca e Pisano
Teti scrive a Letta per stigmatizzare il comportamento di Petracca e Pisano

Teti scrive a Letta per stigmatizzare il comportamento di Petracca e Pisano. Egregio segretario, sono il coordinatore, o segretario se vuole, del circolo democratico di San Martino Valle Caudina in provincia di Avellino. Inizia così la lettera che Gianbatttista Teti ha inviato al segretario nazionale del partito democratico Enrico Letta per stigmatizzare la partecipazione del consigliere regionale Maurizio Petracca ad una manifestazione del sindaco uscente Pasquale Pisano

Circolo storico

Il nostro è un circolo storico, scrive Teti, tra i più conosciuti della provincia che conta circa 60 iscritti su una popolazione inferiore a cinquemila abitanti. Le scrivo per segnalare una vicenda a dir poco spiacevole, anche se non nuova, che si è verificata domenica 26 settembre in occasione di un pubblico comizio tenutosi nella piazza principale del nostro comune, chiamato al voto il 3 e 4 ottobre per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, consesso nel quale noi sediamo tra i banchi dell’opposizione.

Apro una parentesi; circa tre mesi fa il sindaco in carica, Pasquale Pisano, su sollecitazione del consigliere regionale del nostro partito Maurizio Petracca, che Lei, immagino, conoscerà, accettava la designazione a presidente dell’ASI (area sviluppo industriale della provincia di Avellino) riuscendo “vincitore” nel risiko delle candidature, proprio perché sostenuto dal Pd, partito al quale dichiarava di appartenere, avendo sottoscritto regolare tessera di adesione.

Nessuna iscrizione di Pisano

Ebbene, caro segretario, io che dal gennaio del 2018 mi onoro di essere il coordinatore del circolo, la richiesta formale di iscrizione da parte della predetta persona non l’ho mai avuta; né, tantomeno, la stessa persona può essere annoverata nell’anagrafe degli iscritti del circolo regolarmente pervenutaci dalla federazione provinciale.

Inoltre, all’atto della sua designazione a presidente del consorzio ASI, a me e a nessun altro dirigente del circolo non è giunta comunicazione alcuna di quanto stava avvenendo, lo abbiamo appreso semplicemente a mezzo stampa.

Teti scrive a Letta per stigmatizzare il comportamento di Petracca e Pisano

Ovviamente la cosa non ci ha fatto piacere e mi sono visto costretto a scrivere una nota ufficiale nella quale chiarivo l’accaduto e “prendevo le distanze” al fine di evitare equivoci o fraintendimenti, ribadendo che il nome di Pasquale Pisano non risultava tra gli iscritti del circolo nell’ultimo tesseramento.

Pertanto, per lo scrivente, neppure oggi che andiamo al voto per il rinnovo delle cariche cittadine la situazione è cambiata. Chiudo la parentesi.

Il circolo a sostegno di Troiano

Veniamo all’oggi; Il circolo Pd sostiene la candidatura a sindaco di Aniello Troiano, figura di tutto rispetto della sinistra del nostro paese, militante di lungo corso, oggi espressione del mondo civico; dall’altra parte il sindaco uscente si ricandida.

Ma chiede e ottiene il sostegno del già menzionato consigliere On.le Maurizio Petracca, il quale, senza un minimo contatto con il sottoscritto, neppure formale, viene a sostenere la lista a noi avversaria, magari “legittimandola” pure come animata da iscritti ed elettori del pd, cosa per noi inesistente.

Mi dispiace, caro Enrico, ma così non va; nulla di personale, ci mancherebbe, ma non posso accettare che un esponente politico del partito che siede in consiglio regionale ed è stato eletto col sostegno del nostro circolo nell’ultima tornata elettorale, venga da noi per appoggiare la lista opposta a quella nella quale militano i nostri iscritti e i nostri consiglieri uscenti.

Con amarezza, segretario, siamo costretti a prendere seriamente le distanze dall’accaduto; per noi il partito, il suo radicamento sul territorio, la sua struttura organizzativa con annessi i costi del tesseramento e dell’affitto del circolo, gran parte del quale a nostro carico, rimangono elementi imprescindibili per il circolo stesso, per il suo dibattito interno e per le diverse sensibilità che lo animano.

Le furbizie degli opportunisti

Ma alle furbizie e agli opportunismi diciamo seccamente no; non accettiamo che qualcuno, fosse pure il sindaco in carica, si fregi, indebitamente, dell’“etichetta” di membro del nostro partito per mero tornaconto personale e avido opportunismo politico.

Segretario, così non va; la militanza, Lei ce lo insegna, è un’altra cosa; è servizio, sacrificio, caduta e risalita. Noi siamo del Pd fin dalla sua fondazione, cioè fin dal 2007 e siamo arrivati a oggi, come tanti militanti d’Italia, tra gioie e amarezze, illusioni e disillusioni.

 Il pd come una metropolitana

Altri, invece, hanno fatto del PD “una metropolitana” dalla quale scendere e salire a seconda delle opportunità del momento. Proprio come il sindaco del nostro paese, che ha vissuto sempre di politica ed è transitato attraverso infiniti partiti, passando dal centrosinistra al centrodestra per poi ritornare al punto di partenza, e crediamo che, molto probabilmente, la tessera del PD non l’ha mai avuta e non l’ha neppure oggi.

Se poi dovesse averla, abbia almeno il buon senso di farcelo sapere tramite Lei. Scusandomi per la prolissità e augurandomi di non averLa annoiata, confido sul Suo interessamento rispetto a quanto da noi rappresentato al fine di ottenere chiarimenti tali da rasserenare anche gli animi di alcuni militanti che mi hanno sollecitato molto ad investirLa di quanto accaduto. La saluto cordialmente e La invito, conclude Teti,  ufficialmente a venirci a trovare nel nostro paese, qualora dovesse capitare nella nostra amata e verde Irpinia.