Travolta dal treno, sequestrato il cellulare
Travolta dal treno, sequestrato il cellulare. Proseguono le indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (sostituto Gerardina Cozzolino) sulla morte delle 55enne insegnante Raffaella Maietta, investita e uccisa da un treno giovedì scorso 5 maggio alla stazione di Marcianise.
I familiari e l’ipotesi suicido
Dai primi accertamenti della Polizia Ferroviaria sembrava si trattasse di suicidio, ma i familiari – il marito 67enne Luigi e i figli Tommaso e Katia – non hanno mai creduto a tale ipotesi, e hanno così nominato gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo che hanno presentato esposto alla Procura.
Le attenzioni degli inquirenti si stanno concentrando sul cellulare della donna, che è stato sequestrato dalla Polfer, e che potrebbe contribuire a ricostruire le due ore “decisive”, ovvero dalle 6.30 di mattina, quando la donna è rimasta sola a casa dopo che il marito è uscito per lavoro (i figli lavorano da anni fuori regione), alle 8.45, quando c’è stata la tragedia.
Altro punto di indagine che sarà probabilmente sviluppato è l’ascolto dei due medici con cui la Maietta era in contatto, ovvero il medico di base e lo specialista psichiatra casertana primario di struttura ospedaliera.
A detta dei familiari i due medici potrebbero confermare che la donna non aveva disturbi particolari ma un semplice uno stato d’ansia reattiva e che mai aveva manifestato tentativi o idee di suicidio. Sulla vicenda c’è comunque il massimo riserbo della Procura e dei legali della famiglia.