Truffa e sostituzione di persona, nei guai un 30enne ed un 50enne

Redazione
Truffa e sostituzione di persona, nei guai un 30enne ed un 50enne
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Truffa e sostituzione di persona, nei guai un 30enne ed un 50enne. I Carabinieri della Stazione di Nusco hanno denunciato un 30enne e un 50enne della provincia di Napoli, ritenuti responsabili di “Truffa”, “Sostituzione di persona” e “Trattamento illecito dei dati personali”.

L’indagine prende spunto dalle denunce presentate dalle due vittime che, qualche giorno fa, si vedevano recapitare comunicazioni per pagamenti relativi rispettivamente alla fornitura di gas e energia elettrica da parte di società con le quali non avevano mai stipulato alcun contratto.

Gli investigatori hanno quindi avviato le verifiche che hanno svelato la procedura truffaldina alla base degli addebiti, scaturiti da contratti stipulati a nome dei due malcapitati.

All’esito dell’attività d’indagine i Carabinieri sono riusciti ad individuare i presunti responsabili che sono stati deferiti in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria. Sono tuttora in corso accertamenti finalizzati sia a risalire all’identità di possibili complici sia ad appurare la responsabilità dei due denunciati in eventuali ulteriori analoghi fatti.

Muore per overdose sotto la pensilina del bus

Si è iniettata nelle vene eroina mista a cocaina mentre era seduta sotto una pensilina del bus di via Solferino, a Pesaro. Con lei c’era un giovane che aveva incontrato al parco Miralfiore poco prima.

In pochi minuti, oggi alle 14, una donna di 52 anni, originaria di Napoli, residente a Pesaro da anni, e tossicodipendente da molto tempo, ha avuto un arresto cardiaco ed è morta.

L’amico che era con lei ha chiamato i soccorsi; ma non c’era più nulla da fare. La donna è stata stroncata da un’overdose. Sul posto anche le pattuglie della volante per ricostruire i fatti.

Sembra che la donna abbia acquistato la dose di eroina e cocaina al parco e poi sia arrivata nella panchina della fermata del bus insieme a questo giovane amico conosciuto poco prima. Qui in un attimo, si è iniettata la droga ed è morta.

Soltanto stamattina, un altro tossicodipendente di 50 anni è andato in overdose ed è stato salvato per un soffio. Significa che gira in città della droga tagliata male che provoca overdose. E per la donna di 52 anni non c’è stato scampo.

Giuseppe Pedrazzini Toano, nuovo sopralluogo dei Ris nella casa

Stamattina nuovo sopralluogo dei carabinieri nella casa di Cerrè Marabino di Toano dove viveva Giuseppe Pedrazzini, 77enne il cui corpo senza vita è stato ritrovato in un pozzo vicino all’abitazione il 12 maggio, chiuso con una pesante lastra di ferro.

La Procura accusa il genero Riccardo Guida, la figlia Silvia Pedrazzini e la vedova Marta Ghilardini, sottoposti a misura cautelare per i reati di soppressione di cadavere e truffa, per aver continuato a percepire la pensione dell’anziano anche dopo la morte. Inizialmente erano indagati anche per omicidio e sequestro di persona.

I Ris sono al lavoro per fare fotografie e cercare tracce latenti, biologiche e non solo. Faranno rilievi attraverso scanner laser che riproducono la scena del crimine, mappando in 3D gli ambienti.

In campo anche il Rac, reparto analisi criminologiche, in pratica gli psicologi dell’Arma, al lavoro sui profili dei presunti autori e della vittima. Oltre al comandante del Rac, sul posto anche la sezione rilievi del nucleo investigativo di Reggio Emilia con il comandante del nucleo, maggiore Maurizio Pallante. (fonte ilrestodelcarlino.it)