Valle Caudina: 23enne picchiato da una decina di persone, ricoverato in ospedale

Redazione
Valle Caudina: 23enne picchiato da una decina di persone, ricoverato in ospedale
Valle Caudina: 23enne picchiato da una decina di persone, ricoverato in ospedale

Valle Caudina: 23enne picchiato da una decina di persone, ricoverato in ospedale. Un pestaggio feroce che non può avere alcun tipo di spiegazione. Un branco che si accanisce con pugni e calci sulla povera vittima di turno. Questa volta si tratta di un 23enne di Campizze di Rotondi, ma potrebbe trattarsi davvero di chiunque.

Ricovero in ospedale

Il ragazzo ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell’azienda ospedaliera San Pio di Benevento. Il sindaco di Airola, Michele Napoletano, già nella giornata di ieri ha provveduto a fargli una visita. La fascia tricolore ha constatato di persona la furia cieca che muove queste persone.

Del resto, già nella tarda mattinata di ieri. un video pubblicato su facebook ha mostrato tutta la violenza di quella che non è una rissa, ma un vero e proprio pestaggio. Il 23enne di Campizze di Rotondi, infatti, si trovava da solo a fronteggiare una decina di aggressori.

Purtroppo non si tratta di un episodio isolato. Sempre più spesso le serate della movida culminano in queste situazioni di estrema violenza e davvero cresce il timore che prima o poi possa succedere qualcosa di molto più grave.

Il sindaco, dal canto suo, intende mettere fine a questa deriva violenta e vuole farlo al più presto. Chiederà la collaborazione di tutti. E, soprattutto intende investire della questione le forze dell’ordine e la prefettura.

Violenza e movida

Bisogna riconoscere che non si tratta di un problema che vive solo Airola. Anche Montesarchio e Cervinara hanno a che fare con qualcosa di molto simile. Per il momento meno grave, ma di certo non meno preoccupante.

Purtroppo, bastano pochi malintenzionati per rovinare la serata ai tanti giovani che vogliono solo divertirsi. Visto che il rischio sta diventando sempre più alto, le forze dell’ordine devono organizzare specifici servizi nel corso dei fine settimana.

La presenza delle divise agisce da deterrente e, allo stesso tempo, riesce ad evitare quelle scene di vera e propria guerriglia urbana viste nel video pubblicato su facebook.