Valle Caudina: ad Airola le scuole potrebbero non riaprire

Redazione
Valle Caudina: ad Airola le scuole potrebbero non riaprire
La Provincia di Avellino contro il dimensionamento scolastico

Valle Caudina: ad Airola le scuole potrebbero non riaprire. Le scuole ad Airola, domani potrebbero non riaprire. Il sindaco Michele Napoletano potrebbe prorogare la chiusura anche delle prime tre classi delle elementari e delle scuole medie.

Report 2021

In queste ore sta valutando i numeri rispetto alle persone positive che ancora si trovano sul territorio comunale. Numeri che trova allarmanti e molto pericolosi, nonostante le misure draconiane che lui stesso continua ad adottare.

Dal primo gennaio ad ieri, martedì 17 febbraio, ad Airola si registrano 72 persone che hanno contratto il covid- 19. Di queste, 29, al momento, risultano guarite, mentre 43 sono tutt’ora positive.

I dati non fanno riposare il primo cittadino. Napoletano teme, come già è avvenuto, tra settembre ed ottobre, che le lezioni in presenza possano far aumentare i contagi in modo esponenziale.

Non bisogna dimenticare che, oltre ai positivi, Airola continua a piangere diverse vittime per il coronavirus. Lo stesso sindaco ha perso la nonna e due zii.

Da qui, quella che potrebbe essere una decisione che va in controtendenza rispetto anche a quello che ha appena dichiarato il nuovo presidente del consiglio dei ministri al Senato, Mario Draghi.

Il premier ha esortato a far tornare i ragazzi in aula. Ma non si può non tenere conto delle singole criticità, come proprio, quella che sta vivendo Airola. La decisione di Napoletano arriverà da qui a qualche ora. Al momento, sembra propendere nel tenere le scuole chiuse.

Vaccinazione

Domenica ad Airola, presso l’ex macello comunale, prenderà il via la vaccinazione per gli over 80. La chiusura delle scuole a l’avvio delle vaccinazioni potrebbero servire a tenere al sicuro le cosiddette persone fragili.

Il sindaco già in passato ha deciso tenendo conto solo di salvaguardare la salute dei suoi cittadini. Ed anche oggi, forte dei dati, dovrebbe fare la stessa cosa. Il covid, del resto, non può essere preso sottogamba perché continua ad essere pericoloso ed insidioso.

Il sindaco sembra deciso di andare avanti sulla sua strada. Ed anche se si trova alla fine del secondo mandato non può declinare o lasciare ad altri le sue responsabilità.