Valle Caudina: chi salva vite umane e chi non ripara un cancello
Valle Caudina: chi salva vite umane e chi non ripara un cancello. Più volte abbiamo cerato di spiegare l’importanza del 118 per salvare vite umane. Questa funzione assume un fatto fondamentale per la tutta la Valle Caudina, vista la distanza per arrivare al più vicino pronto soccorso.
Tempo fondamentale
Proprio la distanza rende prezioso ogni secondo per arrivare sull’intervento, soprattutto quando si viene chiamati per i cosiddetti codici rossi, ossia, le situazioni più gravi e preoccupanti.
La razionalità dovrebbe imporre di fare di tutto per rendere meno complicata l’uscita di un’ambulanza, invece, al contrario, spesso gli equipaggi del 118 si trovano di fronte a veri e propri terreni minati. Sino a rasentare l’assurdo perché in Valle Caudina la vita di un essere umano può essere segnata dal funzionamento di un cancello.
Tre mesi fa, in un altro articolo, vi avevamo segnalato un guasto al funzionamento del cancello della postazione del 118 di Airola. Subito dopo il nostro articolo, erano arrivate rassicurazioni di interventi immediati.
Ma il tempo passa e nessuno interviene. La postazione si trova in via Lavatoio. L’ambulanza per entrare, ma soprattutto per uscire deve passare attraverso ad un cancello. Da più di quattro mesi, oramai quel cancello risulta guasto.
L’apertura a metà
Una metà si apre, l’altra, purtroppo, resta chiusa. Così, l’ambulanza per uscire, mentre magari qualcuno sta morendo qualcuno, deve arrestare la sua corsa, si deve scendere ed aprire il cancello.
Qualcuno dirà, ci vogliono solo pochi minuti, ed è vero. Ma chi mastica di soccorso sa bene che pochi minuti, solo pochi minuti possono stabilire la vita o morte di un paziente. Arrivare in tempo su un incidente o da un persona colpita da infarto o ictus, vuol dire salvarla o decretarne il decesso.
Mentre davvero ci vorrebbe poco per far tornare a funzionare il cancello. In meno di 24 ore, tra ieri ed oggi, il 118 di Airola ha effettuato quattro interventi in codice rosso. Medici infermieri ed autisti hanno salvato quattro vite umane, ma questo non di certo grazie a chi non ha aggiustato un semplice cancello.