Valle Caudina: dal 15 marzo potrebbero tornare in classe i bimbi delle elementari

Redazione
Valle Caudina: dal 15 marzo potrebbero tornare in classe i bimbi delle elementari
Aule deserte ad Airola

Valle Caudina: dal 15 marzo potrebbero tornare in classe i bimbi delle elementari. Nella giornata di ieri il Tar ha dato ragione a Vincenzo De Luca e le scuole in Campania resteranno chiuse, così come previsto dall’ordinanza del governatore.

Come riferito durante la tradizionale diretta social del venerdì pomeriggio, il presidente ha posto una condizione fondamentale per la riapertura degli istituti scolastici. Si tratta  la vaccinazione del personale.

L’assessore Fortini

Sull’argomento Lucia Fortini, assessore regionale alla Pubblica istruzione, ha fatto sapere. «Lo stop alla scuola era necessario per favorire il piano vaccinale dei docenti e per limitare l’espansione della variante inglese, che preoccupa.

Valle Caudina: dal 15 marzo potrebbero tornare in classe i bimbi delle elementari

Credo che per il 14 marzo avremo una vasta popolazione di personale scolastico vaccinato e potremo riprendere gradualmente le lezioni in presenza, sempre guardando però l’indice di contagio a quei giorni”.

Dal 15 marzo, dunque, potrebbero ritornare in classe, così come è accaduto nei mesi scorsi, almeno i bimbi dell‘Infanzia e alcune classi delle elementari, così come conferma l’assessore.

«La campagna – conferma Fortini all’Ansa – sta procedendo spedita, mi dicono i docenti e il personale Ata che sembra di stare in Svizzera, vuol dire che le Asl stanno lavorando bene. I direttori generali si stanno impegnando, penso che per il 14 ce la faremo.

A quel punto si farà anche un report sui contagi e ritengo che si possa ricominciare, sempre gradualmente.

Dilagare delle varianti

E’ difficile fare previsioni ma ritengo che si potrà riprendere con la primaria, le classi che hanno sempre maggiore difficoltà nella didattica a distanza. Tutto questo sempre che non ci sia un dilagare della variante inglese».

Insomma, bisogna tenere le dita incrociata per rivedere almeno i bimbi in classe per quelli che orami restano gli ultimi mesi di scuola. Purtroppo, la virulenza del virus e la scelleratezza dei comportamenti stanno provocando danni gravissimi a bambini e a ragazzi.

Il covid- 19, oltre a lutti e a dolore, sta condizionando la preparazione di un’intera generazione. Questi ragazzi rischiano di essere i meno preparati in Italia dal secondo dopo guerra in poi.