Valle Caudina, Elezioni provinciali Avellino: il rischio che nessuno dei caudini venga eletto
Valle Caudina. Quattro candidati, con il serio rischio che nessuno venga eletto. Domenica 27 novembre si vota per il rinnovo del consiglio provinciale di Avellino, ma per questa tornata elettorale non c’è alcuno interesse. Non potrebbe essere altrimenti, in quanto si tratta di elezioni di secondo grado, ossia, voteranno solo sindaci e consiglieri comunali. Doveva essere una soluzione transitoria, prima della eliminazione delle province, ma si che in Italia non c’è nulla di più certo delle disposizioni transitorie. Così per la seconda volta, i cittadini non hanno alcuna voce in capitolo rispetto alla elezioni di un organo come il consiglio provinciale che ha comunque la sua importanza, anche se ha le sue limitazioni.
I candidati caudini a Palazzo Caracciolo sono quattro, due di Cervinara, Caterna Lengua vice sindaco e Vincenzo Iuliano, consigliere di minoranza; Palerio Abate, presidente del consiglio comunale di San Martino Valle Caudina e Paolo Citarella, consigliere di minoranza a Rotondi.
A causa del meccanismo elettorale, il voto è ponderato rispetto al numero di abitanti, i voti dei quattro comuni irpini della Valle hanno una minima incidenza. Se qualcuno dei quattro dovesse essere eletto è solo perché la loro sorte verrà decisa nella stanza dei bottoni di Avellino o Nusco.
Questo è lo stato dell’arte in un paese dove la sovranità popolare è sempre più limitata e le elezioni provinciali ne sono uno dei tanti esempi.