Valle Caudina: gli abilitati in Romania possono insegnare in Italia
Valle Caudina: gli abilitati in Romania possono insegnare in Italia. Con la sentenza pubblicata oggi e discussa in data 14 gennaio 2021 il Consiglio di Stato, sez. 6, relatore Consigliere Sabatino, Presidente consigliere . De Felice Sergio, si mette la parola fine all’odissea che ha visto centinaia di abilitati vittime di un provvedimento del Ministero dell’istruzione dell’Università del 2 aprile 2019.
Il MIUR non riconosceva il titolo di abilitazione dell’insegnamento conseguito in Romania per centinaia di abilitati. In questo caso si tratta di assistiti dell ‘avvocato Dimitri Monetti, assistente di Diritto Amministrativo presso l’ Università degli Studi del Sannio con il Prof Di Modugno.
Nota del direttore generale del ministero
In conseguenza di detta Nota firmata dal Direttore Generale del ministero, gli abilitati sono stati depennati dalla graduatoria degli Istituti scolastici perdendo la chance dell’insegnamento. Già lo scorso anno, queste persone conseguirono una prima vittoria.
L’avvocato Monetti ottenne la sospensiva degli effetti con una sentenza del Tar Lazio. Oggi il Consiglio di Stato accoglie definitivamente il Ricorso proposto dall’ avvocato Monetti contro il MIUR. L’Avvocatura dello Stato rappresentava il Ministero.
Il Consiglio di Stato riconosce la natura abilitante del titolo conseguito in Romania. Queste persone potranno tornare in cattedra. Tra di loro, molti caudini beneficeranno del provvedimento positivo.
Risarcimento danni
Tra i ricorrenti, infatti, figurano persone di Cervinara, Airola e Montesarchio. Dopo aver ottenuto questo successo, il Miur potrebbe essere chiamato ad un risarcimento di danni per ogni singolo ricorrente. Come detto, infatti, molte di queste persone hanno subito dei danni.
Valle Caudina: gli abilitati in Romania possono insegnare in Italia
Una vicenda che si è protratta per quasi due anni ed ora vede una felice conclusione. La sentenza, infatti, assicura un futuro nella scuola a tutte queste persone . Si tratta di gioovani che avevano ottenuto l’abilitazione in Romania. Un’ablitazione all’insegnamento, ora valida anche in Italia.
Insomma, queste persone ora possono fare concreti progetti di vita e progettare il futuro su basi veramente solide.