Valle Caudina: il re dei migranti non doveva essere arrestato

Redazione
Valle Caudina: il re dei migranti non doveva essere arrestato

Valle Caudina. La Sesta Sezione della Suprema Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso degli avv.ti Vittorio Fucci e Pietro Farina, ha annullato per la seconda volta l’Ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli che aveva confermato la validità dell’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Benevento , che aveva portato all’arresto di Paolo Di Donato in relazione alle indagini sui 12 centri di accoglienza  dei migranti allocati nel Sannio.

Già mesi orsono la Suprema Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso degli avvocati Fucci e Farina, aveva annullato l’ordinanza del Tribunale del Riesame, con rinvio al Tribunale di Napoli, il quale, però, aveva reiterato l’Ordinanza di conferma della custodia cautelare disposta dal GIP di Benevento.

Contro questo secondo provvedimento era stato proposto ricorso innanzi alla Suprema Corte di Cassazione che ha annullato nuovamente l’Ordinanza del Tribunale del Riesame senza rinvio.

Come si ricorderà nella vicenda fu coinvolto anche il brigadiere Salvatore Ruta, assistito dall’avv. Vittorio Fucci, per il quale  la Suprema Corte di Cassazione aveva annullato, come per Di Donato, l’Ordinanza del Tribunale del Riesame che confermava quella degli arresti emessa dal GIP di Benevento.

Per il Ruta, però, il nuovo Riesame si era adeguato al pronunciamento della Suprema Corte ed annullava  l’ordinanza in favore del Ruta.  Già prima della celebrazione del primo processo in Cassazione il Di Donato ed il Ruta avevano ottenuto la rimessione in libertà. La vicenda che coinvolse Paolo Di Donato, come si ricorderà aveva assunto ampio rilievo nazionale.

La vicenda, in questa fase, si chiude con l’importante annullamento senza rinvio, e quindi in favore di Paolo Di Donato, senza celebrazione di un nuovo Riesame.