Valle Caudina: l’autovelox a Tufara entra in funzione mercoledì
Valle Caudina: l’autovelox a Tufara entra in funzione mercoledì. Mercoledì 14 luglio entra in funzione il servizio di autovelox lungo la strada statale Appia. Come vi abbiamo informato nei giorni scorsi, l’apparecchio si trova in un posizione strategica. E’ stato dislocato subito dopo la discesa di Sferracavallo e prima del centro abitato di Tufara Valle.
Territorio del comune di San Martino
L’autovelox si trova nel territorio del comune di San Martino Valle Caudina e nasce per una precisa esigenza: la sicurezza. Molti hanno già dimenticato che il 16 gennaio 2020 Maurizio D’Avola un commerciante del posto fu investito ed ucciso.
Il 48enne stava semplicemente attraversando la strada quando un’auto in fase di sorpasso lo ha centrato in pieno. I cittadini di Tufara si riunirono in un comitato proprio per chiedere maggiori controlli per la velocità.
Valle Caudina: l’autovelox a Tufara entra in funzione mercoledì
I veicoli sfrecciano superando ogni limite, in ogni ora del giorno e della notte. L’incolumità di chi vive in quella frazione, divisa in cinque comuni e due province, viene messa seriamente a rischio.
Tutte le polemiche che abbiamo letto, contro il comune di San Martino Valle Caudina, non tengono in alcun conto della necessità di poter vivere sicuri da parte dei cittadini di Tufara Valle.
Addirittura qualcuno ha pubblicato anche il percorso alternativo solo per non rispettare i limiti di velocità Sembra qualcosa di completamente folle.
Entrata in funzione
Dopodomani entra in funzione l’autovelox. Dovrebbe funzionare un solo giorno la settimana. Se il comune, come hanno scritto in molti, avesse voluto far cassa, lo avrebbe fatto funzionare più giorni la settimana.
I limiti di velocità fanno sempre rispettati, con l’autovelox senza autovelox. Con l’apparecchio diventa ancora più necessario per evitare multe salate e cancellazione di punti sulla patente di guida. Piangere dei morti o dei feriti gravi solo perché si vuole continuare a pigiare il piede sull’acceleratore, francamente, ci sembra un vero e proprio crimine.
