Valle Caudina: nessun treno sino ad agosto

Redazione
Valle Caudina: nessun treno sino ad agosto

Valle Caudina: nessun treno sino ad agosto. Sino al prossimo mese di agosto i treni non transiteranno lungo la linea ferroviaria Benevento – Napoli, via Valle Caudina. Lo ha reso noto Umberto De Gregorio presidente dell’Eav, l’ente proprietario della linea.

Video conferenza

Il numero uno dell’Eav ha incontrato i sindaci di Benevento e della Valle Caudina nel corso di una video conferenza per illustrare la natura degli interventi. In realtà, della Valle Caudina vi hanno preso parte solo Caterina Lengua di Cervinara e Pasquale Pisano di San Martino Valle Caudina.

De Gregorio ha illustrato le problematiche tecniche degli interventi ed ha spiegato che Eav, per l’ammodernamento della linea spenderà 40 milioni di euro. Ma altri 120 milioni di euro verranno investiti con il Recovery Plan. Con questi interventi complessivi la linea potrà essere presa in carico da Rfi.

Grazi a questo stop, secondo il numero uno di Eav entro un anno i lavori verranno completati. Il sindaco di Cervinara ha chiesto il rispetto di questo cronoprogramma ed ha offerto il paese come base logistica per il primo lotto di lavori che interesseranno i primi cinque chilometri della linea. Subito dopo, la base logistica diventerà Benevento.

Altro punto importante riguarda i servizi sostitutivi su gomma che verranno potenziati. Anche per questa situazione la prima cittadina di Cervinara ha chiesto a De Gregorio un tavolo con i pendolari della Valle Caudina. Visto che lo stesso De Gregorio farà con i lavoratori Eav.

Sino ad agosto treni non passeranno. Ma per tornare ad essere una linea ferroviaria degna di questo nome, la Valle Caudina dovrà attendere i fondi del Recovery Plan. Neanche i 40 milioni stanziati basteranno per diventare appetibile per Rfi.

Sarebbero tante le considerazioni da fare, ma questo è la naturale conseguenza di un abbandono sistematico iniziato nel 2008 e voluto dall’allora assessore regionale ai trasporti Ennio Cascetta.

La linea ferroviaria ha pagato lo scotto di trovarsi in Valle Caudina, una zona divisa e che non sa parlare con un’unica voce.