Valle Caudina: oltre la vergogna, 5 anni per 2 km e mezzo di asfalto
Valle Caudina: oltre la vergogna, 5 anni per 2 km e mezzo di asfalto. Il Presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, ha approvato oggi lo schema di Accordo di collaborazione con Regione Campania ed ACaMIR.
Completamento Fondo Valle Isclero
L’accordo prevede l’affidamento, mediante appalto integrato, dei lavori di completamento funzionale dell’arteria “Fondo Valle Isclero” in direzione Valle Caudina – Strada Statale n.7 Appia – IV Lotto.
Il provvedimento mobilita risorse finanziarie per 9,3 milioni di Euro messi a disposizione nel 2016 dal Comitato Interministeriale per la Programma Economica su proposta del Ministero delle Infrastrutture.
Finalmente, consentirà di completare il tracciato della strada a scorrimento veloce “Fondo Valle Isclero” che raccorda le Statali 7 e 372. Il nuovo tracciato di circa 2,5 km., congiungente due contrade di Sant’Agata de’ Goti, Paolini (al confine di Moiano) e Cotugni, renderà meglio fruibile anche l’Ospedale “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” nella città saticulana.
Sin qui il comunicato con cui De Maria annuncia questo importante provvedimento. Ci auguriamo che venga appaltato al più presto e si diano inizio ai lavori.La tempistica di questo provvedimento non può che scoraggiare. Lo stanziamento dei fondi risale al 2016. Questo vuol dire aspettare cinque anni per far in modo che i fondi da Roma arrivino a Benevento e a Napoli e tutto questo per soli due chilometri e mezzo.
La necessità dell’arteria
Ma mai come oggi quell’arteria diventa sempre più necessaria. Può significare poter, finalmente, bypassare la strada statale Appia per raggiungere Caianiello.Non si tratta affatto di qualcosa di poco conto. Proprio questa mattina, vi abbiamo informato sulle code chilometriche lungo l’Appia. Qualcosa di vergognoso, che non si più sopportare.
La Valle Caudina necessita di seri percorsi alternativi alla Nazionale. Allo stesso tempo, oltre alla fondo Valle Isclero bisogna completare la Paolisi- Pianodardine e raccordarle.Ma, chi sa quanti anni ancora bisognerà attendere. Tra mancanza di volontà politica e burocrazia asfissiante , l’Appia continuerà a scoppiare per il traffico veicolare.