Valle Caudina: addio a Alfonso Cavaiuolo, l’uomo che trasformava il ferro in arte

Redazione
Valle Caudina: addio a Alfonso Cavaiuolo, l’uomo che trasformava il ferro in arte
Valle Caudina: addio a Alfonso Cavaiuolo, l'uomo che trasformava il ferro in arte

Valle Caudina: addio a Alfonso Cavaiuolo, l’uomo che trasformava il ferro in arte. Le sue opere si trovano in tutta Italia. Qualche anno fa, ne donò una anche al nostro giornale e da allora capeggia davanti alla nostra redazione in piazza Trescine. Raffigura Ciriaco De Mita che legge la nostra edizione cartacea.

Cuore generoso

Purtroppo, oggi il cuore generoso di Alfonso Cavaiuolo ha smesso di battere. Lo piange, sinceramente, il suo paese San Martino Valle Caudina ed i cari figli, Paolo, Giulia ed Antonio. Era un artigiano, un maestro del ferro battuto.

Le sue forti mani hanno realizzato importanti lavori per tutta la vita. Poi, aveva scoperto una straordinaria vena artistica. Una vena particolare perché molto legata al suo essere democratico ed antifascista ed al suo essere credente.

Così, quasi per gioco, aveva iniziato a rendere omaggio ai grandi personaggi della nostra democrazia. E, a lui piaceva farne omaggio ai discendenti o alle sedi che ricordano questi giganti.

Valle Caudina: addio a Alfonso Cavaiuolo, l’uomo che trasformava il ferro in arte

Ad esempio, una sua opera si trova nella sede dedicata a Primo Levi a Torino. Ma, forse la sua più grande emozione arrivo, qualche anno fa, esattamente il 24 maggio del 2017, quando l’allora capo della polizia Franco Gabrielli lo volle ricevere a Roma.

Alfonso Cavaiuolo aveva realizzato un’opera per ricordare tutti i morti della strage di Capaci ed il numero uno della polizia volle conoscere e ringraziare di persona quest’artista così sensibile ed attento verso le istituzioni.

Scene religiose

Aveva una mano felice anche nella realizzazione di sculture a tema religioso. Ha realizzato diverse scene della Natività in cui emerge una fede sincera.

Spesso, durante il periodo natalizio portava anche a Il Caudino le sue creazioni. Plasmando e battendo il ferro aveva saputo superare quella spina nel cuore, rappresentata dalla prematura scomparsa della moglie che morì investita.

Alfonso Cavaiuolo era un uomo buono e generoso, un grande lavatore che lascia un esempio di cittadino modello e di artista poliedrico. Mancherà al nostro giornale che porge le più sentite condoglianze ai figli Paolo, Giulia ed Antonio.