Valle Caudina: picchia e maltratta l’ex moglie ed il figlio, 68enne allontanato da casa

L'ennesima storia di violenza ed abusi tra le mura di casa

Redazione
Valle Caudina: picchia e maltratta l’ex moglie ed il figlio, 68enne allontanato da casa
Valle Caudina: picchia e maltratta l'ex moglie ed il figlio, 68enne allontanato da casa

Valle Caudina: picchia e maltratta l’ex moglie ed il figlio, 68enne allontanato da casa. A seguito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella giornata odierna, personale della Stazione CC di Arpaia, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della  misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con prescrizione del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalle persone offese , emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un uomo sessantottenne, gravemente indiziato dei delitti di maltrattamenti in famiglia e lesioni pluriaggravate ai danni della ex moglie e del figlio ancora conviventi.

Le indagini venivano avviate in seguito all’intervento effettuato dai Carabinieri di Arpaia in occasione dell’ennesima aggressione fisica che cagionava lesioni personali sia alla ex moglie che al figlio.

In seguito a tale episodio le persone offese sporgevano querela rappresentando il regime di vita denigrante e vessatorio subito a causa del prevenuto che sottoponeva entrambe le p.o. quasi con cadenza giornaliera ad insulti ed aggressioni verbali nonché ad aggressioni fisiche consistenti in lancio di oggetti ed ancora, quanto alla ex moglie, anche in schiaffi e strattonamenti , giungendo infine il 20.1.2024 a colpire entrambi con una sedia di legno cagionando loro lesioni personali come refertate dai sanitari.

Le dichiarazioni delle persone offese venivano riscontrare dai referti medici acquisiti, nonché da altre annotazioni di servizio circa interventi della p.g. sollecitati presso il nucleo familiari e dalle dichiarazioni di una amica della donna, da cui emergeva conferma delle condotte aggressive dell’uomo culminate nell’ultima violenta aggressione.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.