Valle Caudina: piccole donne (non crescono mai)
Mentre la redazione di questa testata on line comincia a pensare seriamente di non aver fatto un “grande acquisto”, ad imbarcare a bordo una mina vagante come la sottoscritta, io (che non so tenermi un cecio in bocca, quando sono alle prese con un progetto che mi entusiasma!!!) mi lascio (involontariamente) scappare un accenno su un’idea – a cui stiamo lavorando da un po’- circa il ruolo delle donne nella politica caudina.
Partiremo da un incontro-confronto generazionale con una persona straordinaria, impegnata nella politica locale già dagli anni ’70, la cui sorella, nel 1979, è stata la seconda donna eletta consigliere comunale a Cervinara (prima di lei, in Consiglio, nel 1975, era entrata Maddalena Gallo, che purtroppo è scomparsa, ma a cui comunque va un doveroso accenno), proseguendo, in un incontro-abbraccio trasversale (e pluralistico-policromatico!) su temi e situazioni, con altre esponenti caudine del gentil sesso, impegnate nell’agone politico, sotto vessilli e colori diversi.
Parleremo, cioè, con PERSONE con cui noi tutti stiamo condividendo una “relazione politico-culturale”, per scoprire il “quid” della visuale delle signore in merito alla gestione della res publica, ed evidenziare, in particolar modo, l’approccio intellettuale e la peculiare percezione di rapporti umani, incentrati sul dialogo intorno a temi concreti, (ovvero sulle “esigenze di pancia”, non su sistemi comunicativi astratti ed avulsi dal reale), propri delle donne.
E lo faremo tra la ritrosia delle interlocutrici (che già hanno espresso il timore che “parlare con noi” possa essere scambiato per “voglia di mettersi in mostra) e le inevitabili polemiche di chi ci accuserà (e ce ne scusiamo senza vergognarcene troppo) di essere tutti (mannaggia!!!) cognati di qualcuno…
Intanto, ci chiederemo se non sia il caso di distribuire un immaginario (inedito) manuale di istruzioni alle altre “pazze” che intenderanno fare politica in questi posti…
Si, care donne, la sottoscritta Vi avverte: vi (ci) cercheranno, avranno bisogno delle vostre candidature, perché, essendo considerate in blocco come una categoria di minorate da “tutelare” (meravigliose “panda-donne”!!!), ci accorderanno le famose “quote-rosa”; pertanto, il nostro accesso alle cariche politico-istituzionali non solo sarà garantito, ma addirittura offertoci su un piatto di argento!!! Peccato che il problema non sia il varco alla stanza dei bottoni…
Dobbiamo essere preparate: ci diranno che quei “ruoli-che-ci-spettano” (e magari già sono nostri!!!) ci vengono assegnati per la nostra “competenza” (vera o presunta tale, giacché, talvolta, possiamo essere incompetenti e stupide quanto e più degli uomini!!!); troppo tardi, forse, scopriremo che il nostro operato, la nostra ingenua idea che le “regole” possano anche essere osservate, non saranno mai seriamente presi in considerazione dal “marpionismo” politico-maschile- locale (naturalmente, senza generalizzare!!!), perché, alla fine, la nostra sarà solo un’opinione di “femmina” (magari anche giovane, ingenua e senza esperienza!), che, tutto sommato, trova il tempo che trova…
Mica lo so se il mondo perdonerà, a queste piccole donne che crescono (e non crescono mai!) la colpa di “fare politica” con l’onta di avere una struttura anatomica diversa da quella maschile!!!
Rosaria Ruggiero
gentedistratta.it