Valle Caudina: Il Polo Museale e la malasorte del vaso di Asteass di Montesarchio

Redazione
Valle Caudina: Il Polo Museale e la malasorte del vaso di Asteass di Montesarchio
Montesarchio: da lunedì aumenta il costo del biglietto per l'ingresso al Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino

Montesarchio. Il Museo Nazionale del Sannio Caudino fa parte del Polo Museale della Campania. La precisazione è necessaria per capire le dinamiche che stanno interessando quello che dovrebbe essere il centro propulsivo dello sviluppo turistico della Valle Caudina. Sino a poco tempo fa era di competenza della Soprintendenza ai beni archeologici, con personale motivato e preparato, pronto a farsi in quattro per lanciare il museo. Gente che non badava ad orari, pronta a collaborare sempre con tutte le iniziative del territorio. Un fatto di orgoglio che migliaia di visitatori hanno potuto constatare di persona.
Poi, c’è stata questa assurda riforma e spesso al museo si recano impiegati che neanche sanno dove si trova Montesarchio e nulla sanno della storia di Caudium. Naturalmente, il pubblico è portato sempre a pensare che sia responsabilità della Soprintendenza, ma non è affatto così. Lo sanno bene i volontari dell’associazione Sentinelle della Torre, che, quotidianamente, si scontrano con l’apatia estrema ed il menefreghismo di queste persone. Il vasto di Asteass, custodito in una semplice teca, senza alcuna spiegazione ne è la più valida dimostrazione. In un altro contesto, il Cratere attico più bello del mondo, avrebbe la giusta collocazione, sarebbe non solo valorizzato, ma esaltato. Qui, però, siamo in Campania ed il Polo Museale non pensa per nulla alle zone interne.