Valle Caudina: sequestro preventivo di 642mila euro per società di prodotti pirotecnici

Redazione
Valle Caudina: sequestro preventivo di 642mila euro per società di prodotti pirotecnici
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Valle Caudina: sequestro preventivo di 642mila euro per società di prodotti pirotecnici. Nella mattinata odierna, all’esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Montesarchio hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di 642.520,49 euro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento.

Appropriazione indebita

Il sequestro viene effettuato nei confronti di una società, attiva nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti pirotecnici, operante nel territorio della Valle Caudina, il cui legale rappresentante è gravemente indiziato del reato di appropriazione indebita.

Si acquisivano gravi indizi in ordine al fatto che a fronte dell’obbligo per produttori e importatori di articoli pirotecnici di gestire i rifiuti derivanti dall’attività svolta, come previsto dal Decreto legislativo n. 152/2006 – che introduceva un contributo ambientale volto ad assicurare i costi di gestione di raccolta e smaltimento di tale categoria di rifiuti – la predetta società, pur incassando dagli acquirenti il contributo ambientale, non riversava i relativi importi in favore del Consorzio, destinatario del contributo finalizzato allo smaltimento dei rifiuti.

Somma incassata dai clienti

Pertanto, anche all’esito di mirate indagini di natura finanziaria e relativi riscontri contabili, si è ritenuto  che la società, dall’ anno 2020 al 2022, si appropriava indebitamente della somma di € 642.520,49, incassata dai propri clienti a titolo di contributo ambientale in relazione al materiale pirotecnico commercializzato e destinata al Consorzio deputato a garantire lo smaltimento dei citati prodotti al termine del loro utilizzo, al fine di assicurare il corretto recupero e l’avvio alla termodistruzione dei rifiuti degli articoli pirotecnici.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare reale disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.