Valle Caudina: studenti di ieri e di oggi

Redazione
Valle Caudina: studenti di ieri e di oggi

Valle Caudina. Negli anni quaranta e cinquanta del secolo scorso frequentare la scuola significava affrontare sacrifici soprattutto per i bambini delle elementari, ma anche di più per gli studenti di scuole medie e superiori.
In quegli anni solo in pochi paesi c’erano le scuole medie. Per frequentare gli istituti superiori bisognava andare a Benevento col treno. Ma per frequentare le scuole medie ad Airola, a Montesarchio e a San Martino, il problema era grosso. Chi aveva una bicicletta era fortunato, ma non averla significava raggiungere le scuole a piedi. Gli studenti di Cervinara, quasi tutti, frequentavano la scuola media di Airola. Solo qualcuno possedeva la bicicletta, gli altri, una decina, erano costretti a raggiungere la scuola a piedi. Percorrere circa 8 chilometri all’andata e altrettanti al ritorno, con qualsiasi tempo, significava affrontare sacrifici enormi. Oggi per fortuna in quasi tutti i comuni ci sono le scuole medie. Chi è costretto a frequentare gli istituti superiori, che non sono nel proprio paese, può servirsi dei pullmini organizzati  proprio per gli studenti viaggiatori.
Il piacere di frequentare le scuole superiori si amplifica anche per il piacere di partecipare a viaggi nelle città italiane organizzati dalla scuola. Oggi la cultura è intesa non solo a conoscere la storia, le scienze matematiche, le discipline letterarie, la filosofia, ma anche la geografia, l’arte, la bellezza delle città. Oggi, infine, c’è l’opportunità, ma anche la necessità, di conoscere le lingue, gli usi e i costumi di altri popoli.
Da anni le scuole organizzano per gli studenti visite a molte città italiane per consentire la conoscenza dei luoghi più belli e interessanti d’Italia. Da qualche anno le gite si organizzano anche per visitare l’Europa.  Questo accade non solo in Italia, ma anche nelle scuole di altri paesi europei. Lo scambio culturale tra i popoli è diventato necessario, perché noi europei stiamo costruendo appunto le premesse per eliminare, quando e laddove è possibile, le divergenze tra le diverse culture.
Un paio di mesi addietro molti studenti olandesi furono ospiti delle scuole di Airola. Oltre ad essere presenti ad alcune lezioni nelle aule delle scuole che li avevano ospitati, visitarono Napoli, Caserta e altre città limitrofe. Ripartirono con la certezza che anche gli studenti delle scuole di Airola visitassero l’Olanda. E così fu. Il 27 di marzo di quest’anno da Airola sono partiti in aereo per l’Olanda 32 ragazzi e ragazze del liceo classico, scientifico, musicale, dell’istituto di ragioneria. Sono stati accolti nella città di Amstelveer.
La durata della residenza è stata di quattro giorni. Nel primo giorno sono stai accolti nel college e nella casa delle famiglie ospitanti. Il secondo giorno hanno trascorso la mattinata a scuola svolgendo diverse attività, tra cui educazione fisica. Il pomeriggio e la sera sono stati liberi. Il terzo giorno hanno visitato la città di Amsterdam, in mattinata visita alla chiesa “Nostra signora in soffitta” e poi giro in battello. Liberi nel pomeriggio. Nel quarto giorno hanno visitato una fattoria di formaggio locale e la restante giornata è stata libera. In serata festa d’addio per gli studenti.
Nell’ultimo giorno c’è stata la visita di una isoletta e dei mulini olandesi. Nel primo pomeriggio ultimo saluto ai ragazzi stranieri e partenza dall’aeroporto di Amsterdam. Per comunicare tra di loro, i ragazzi hanno usato la lingua inglese, di cui tutti avevano una discreta conoscenza.