Violentava e picchiava la moglie, 48enne nei guai

Redazione
Violentava e picchiava la moglie, 48enne nei guai
Uomini che odiano le donne, divieto di avvicinamento all'ex compagna per un 55enne

Violentava e picchiava la moglie, 48enne nei guai. Ora non può avvicinarsi alla moglie. Non può comunicare con lei e neanche con i suoi congiunti. Protagonista dell’ennesimo episodio di sopraffazione contro le donne un 48enne di San Nicola Manfredi. I  carabinieri della stazione di Benevento hanno eseguito una misura cautelare emessa dal Gip.

Reati gravi

L’uomo risulta indagato per una serie di reati veramente gravi. Deve rispondere  di maltrattamenti, violenza sessuale, porto in luogo pubblico di strumenti atti ad offendere e danneggiamento nei confronti della propria moglie.

Viene accusato di aver più volte violentato la moglie sotto l’effetto dell’alcool. E quando questa si rifiutava veniva picchiata in modo selvaggio. Le violenze sono aumentate quando la moglie ha espresso la volontà di lasciarlo.

Ladro di sagrestia

Si era confuso tra i fedeli nella chiesa della Beata Vergine Maria, a Zevio, in provincia di Verona, ieri intorno alle 18, il ladro arrestato.

Ma, l’obiettivo era la sagrestia, dove si è introdotto, rovistando nei cassetti in cerca di oggetti preziosi. Il parroco lo ha sorpreso ed è stato aggredito e quasi spinto a terra. L’uomo è poi fuggito con alcuni oggetti del valore di 250 euro.

I Carabinieri di Zevio, in servizio di perlustrazione proprio in quel momento, si sono messi subito alla ricerca del ladro, localizzandolo poco distante dalla chiesa, e lo hanno arrestato con addosso ancora tutta la refurtiva.

Si tratta di un cittadino svizzero 57enne, H.H.J., pregiudicato, già noto alle forze dell’ordine. Questa mattina il Giudice, nel rito direttissimo, ha convalidato l’arresto e disposto il divieto di ritorno nel comune di Zevio.

Perquisita la sede di Casapound a Veronetta: undici indagati

Mattinata di perquisizioni, ieri, al “Il Mastino” il locale di via Nicola Mazza sede di Casapound – Blocco studentesco. Gli agenti hanno trovato caschi, aste e bastoni, materiale riconducibile agli scontri registrati a Veronetta il 2 dicembre.

L’operazione di ieri mattina ha permesso anche l’individuazione di undici persone, tutte indagate per il reato di porto di oggetti atti di offendere. I denunciati – uno residente a Cesena e gli altri residenti a Verona – sono di età tra i 17 ed i 24 anni.

Estrema destra scaligera

Sono tutti militanti della compagine dell’estrema destra scaligera, alcuni dei quali con a carico precedenti per reati contro la persona e reati “da stadio”. Gli agenti della Digos scaligera hanno perquisito il locale su ordine della Procura.

Alla perquisizione si è arrivati sulla base dell’indagine nata dopo gli scontri dello scorso dicembre. In quell’occasione, una ventina di giovani si erano azzuffati, con tanto di lanci di bottiglie e sanpietrini in piazza Santa Toscana.

L’arrivo dei poliziotti aveva fatto disperdere per il quartiere i giovani, ma un ventunenne di Cesena era arrestato e altri identificati. Inoltre nei pressi del Mastino erano state trovate mazze e aste di vario tipo.

Dalle indagini era poi emerso che si trattava di uno scontro di matrice politica tra militanti di estrema destra e altri giovani della galassia antagonista scaligera che avevano da poco affisso volantini. Altri scontri erano probabilmente già in programma, ma sono sventati dall’intervento di ieri.