Violenze nella rsa di Cervinara, la 51enne di San Martino torna a farel a Oss

Redazione
Violenze nella rsa di Cervinara, la 51enne di San Martino torna a farel a Oss
Valle Caudina: la difesa ottiene il beneficio degli arresti domiciliari per Gerardo Marino

Violenze nella rsa di Cervinara, la 51enne di San Martino torna a fare la Oss. Potrà continuare a svolgere le mansioni di operatrice socio sanitaria e di operatrice socio assistenziali. La misura interdittivaè stata sostituita dall’obbligo di firma alla caserma dei carabinieri di San Martino Valle Caudina.

Violenza alla casa di riposo

Protagonista della vicenda una Oss di San Martino Valle Caudina, coinvolta nella vicenda delle violenza ad una disabile che si trovava in una residenza per anziani di Cervinara.

Alla 51enne vengono addebitati tre episodi di presunta violenza. La Oss è assistita dall’avvocato Giovanni Adamo che è riuscito a portare a casa un ottimo risultato per la difesa.

L’avvocato, carte ed attestati alla mano, ha dimostrato al Gip Ciccone che la sua assistita, durante l’arco di tutta la sua carriera, ma è stata richiamata per maltrattamenti verso le persone di cui si prendeva cura. Anzi, è stata sempre elogiata per diligenza ed umanità.

Così, il gip Ciccone, ha esaudito la richiesta dell’avvocato Giovanni Adamo e la 51enne potrà tornare a svolgere la sua professione. Probabilmente, il giudice ha ravvisato in quel comportamento presso la Rsa di Cervinara, un unicum nelle vita professionale della donna.

Non si tratta di un risultato di poco conto, visto che il lavoro è l’unico mezzo disostentamento della donna.  Si può che ha ottenuto il massimo a cui aspirava in questa fase preprocessuale.

In attesa del processo

Ricordiamo che la vicenda riguarda altre due operatrici presso la residenza per anziani di Cervinara. Particolarmente gravi gli elementi raccolti verso una residente in provincia di Caserta, tanto che il gip concesse gli arresti domiciliari.

Mentre anche alla terza, anche lei della provincia di Caserta, venivano mossi gli stessi addebiti della collega di San Martino Valle Caudina. Ora, però, si attende il processo per analizzare l’intera storia e prendere le dovute conseguenza.