17 positivi a Cervinara, 11 a San Martino e 7 a Rotondi

13 Gennaio 2022

17 positivi a Cervinara, 11 a San Martino e 7 a Rotondi

17 positivi a Cervinara, 11 a San Martino e 7 a Rotondi. La variante omicron del covid- 19 continua ad avere un’altissima incidenza di contagi nei comuni irpini della Valle Caudina. Poc o fa è arrivato il report dell’Asl Avellino che informa di 797 nuovi positivi in tutta la provincia di Avellino. Mentre, sono stati processati 5.574 tamponi. Come vuole la nuova normativa vengono conteggiati anche i tamponi antigenici.

Rispetto a 797 positivi provinciale, si contano 17 nuovi casi a Cervinara, 11 a San Martino Valle Caudina 7 a Rotondi e 2 a Roccabascerana. Salgono a 291 i positivi a Cervinara.

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Ordine dei medici Benevento, negato diritto alla salute

In considerazione del notevole aumento di casi di contagio da Sars-Cov -2, e delle ultime decisioni assunte dalla Regione Campania, il Consiglio dell’OMCeO di Benevento si è riunito in seduta straordinaria, esprimendo viva preoccupazione sulla tenuta del sistema sanitario territoriale, che  rischia di essere travolto dal numero di contagi di queste settimane.

Medici allo stremo

“Dopo due anni di pressione i medici sono allo stremo. I medici di famiglia ed i pediatri di libera scelta, oltre a garantire l’assistenza ai loro pazienti covid e non covid, sono obbligati ad un super lavoro amministrativo/burocratico,  per la segnalazione delle positività e per le procedure legate alle quarantene e all’isolamento.

La situazione è critica anche negli ospedali. Sebbene  la malattia sia meno aggressiva e i pazienti che necessitano di terapie intensive  sono pazienti  non vaccinati o con pluripatologie, il Covid spaventa ancora, e le persone alla minima difficoltà respiratoria ricorrono al pronto soccorso e gli ospedali cominciano a non reggere più.

Reparti pieni, pronto soccorso al limite della capienza. Il tutto complicato ed aggravato dai contagi dei medici e degli infermieri, che riducono ancora di più il personale già cronicamente in sofferenza.

La nostra preoccupazione è che  si possa creare un grave vulnus assistenziale per molte patologie. Il Covid non ha mandato in pensione le altre malattie e  la  “Sospensione temporanea delle attività di elezioni e di specialistica ambulatoriale  nel SSR”, in atto nella nostra regione da lunedì, certamente complicherà una situazione già molto compromessa.

Diritto alla salute

Fermo restando il diritto della Regione ad emanare disposizioni restrittive sulla assistenza ospedaliera, qualora lo ritenga indispensabile per far fronte alla emergenza pandemica, altrimenti non controllabile, come Ordine dei Medici riteniamo importante stigmatizzare che, con le stesse  disposizioni, si nega ad una ampia fetta di persone il diritto alla tutela della salute, acuendo le disuguaglianze sociali tra chi può accedere a prestazioni “private” e chi non può permetterselo.”

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