3 nuovi positivi a Cervinara, diversi genitori scettici sul ritorno a scuola

Redazione
3 nuovi positivi a Cervinara, diversi genitori scettici sul ritorno a scuola
130 positivi ad Airola e 120 a Montesarchio

3 nuovi positivi a Cervinara, diversi genitori scettici sul ritorno a scuola. Si registrano tre nuovi  positivi a Cervinara. Lo fa sapere l’azienda sanitaria Avellino con il report quotidiano. Complessivamente, oggi in provincia di Avellino risultano positive alte settanta persone su 941 tamponi processati.

Didattica a distanza e in presenza

Tra i settanta positivi anche un residente a Rotondi, dove domani le lezioni riprenderanno in didattica a distanza mentre a Cervinara si torna in presenza. Tanti genitori cervinaresi preoccupati per il contagio hanno fatto sapere che, per il momento, non manderanno i loro figli a scuola.

Queste persone temono che ci possa essere ancora una escalation del covid-19 e, almeno, per questi primi giorni faranno restare a casa i propri. Chi resterà a casa risulterà assente a tutti gli effetti a meno che non abbia qualche ragione per chiedere di continuare le lezioni in didattica a distanza.

Le ragioni possono essere molteplici. Ad esempio, avere nel proprio nucleo familiare un soggetto fragile. Gli stessi bimbi o ragazzi possono essere considerati soggetti fragili se soffrono di determinate patologie. Per tutti gli altri, invece, non esistono giustificazioni e dovranno continuare a seguire le lezioni in presenza.

La complicata situazione di Airola

Il sindaco di Airola, Michele Napoletano, fa il punto della situazione Covid nel suo paese e non le manda a dire. Si toglie qualche sassolino dalla scarpa (“Molti parlano senza conoscere”) e spiega che la situazione nel suo paese “è davvero complicatissima, bisogna essere seri”.

Perché non vuole riaprire le scuole?

Sono molto preoccupato per i casi che ci sono nel mio territorio. Noi abbiamo in conto oltre 30 o 40 casi in più di quanto segnali la piattaforma Soresa. I tamponi rapidi non vengono calcolati. E questo è un problema serio

Attualmente quanti sono i positivi secondo il suo conteggio?

Circa 125, con una ampia diffusione nei nuclei familiari.

Il Tar, con due sentenze, ha detto che lei deve riaprire la scuola o chiudere anche le altre attività: perché non le chiude?

Perché la scuola è un veicolo di moltiplicazione. Nelle attività commerciali, si rispettano regole di ingresso scaglionato mentre a scuola non si fa. Non dimentichiamo che le attività si sono tutte adeguate ai protocolli anti Covid. Nella scuola entrano tutti. Se in una classe ci sono 22 bambini, questi ci sono sempre: non puoi scaglionarli.

Eppure nelle grandi città ci sono più contagi, ma non chiudono le scuole: lei perché insiste?

Dipende dalle percentuali relative. Capisce che ad Airola il tasso di positività è al 16 per cento rispetto ad una media regionale di meno del 12? Di cosa parliamo? La gente parla senza sapere. Il giudice mi dice di tutelare il diritto al lavoro. Non tutela le famiglie dei bambini che risulteranno positive.

Non crede di dover fare un mea culpa sugli assembramenti: perché non avete controllato?

Il controllo chi lo deve fare il Comune o la Prefettura? Esiste lo Stato? Ma lei sa che ad Airola i Carabinieri hanno una sola macchina per tre comuni? Ma davvero qualcuno pensa che il sindaco possa fare tutto da solo?

Secondo alcune accuse, dei genitori non mandano i figli a scuola però li mandano davanti al bar?

Ma, smettiamola con queste sciocchezze. Davanti ai bar ci sono i ragazzi grandi: i bambini quali bar frequentano? Le dico di più, davanti ai bar ci sono gli ultraventenni.

Domani riaprono le scuole?

Eseguo ciò che dice la legge. Bisogna andare a scuola. Abbiamo usato tutte le precauzioni e speriamo bene.

Perché non chiede di mettere la metà dei bambini in Didattica a Distanza?

Perché le scuole non sono in condizioni di fare questo.

E’ vero che alcune maestre hanno chiesto alle famiglie di non mandare i figli a scuola?

Non è assolutamente vero. Basta con queste voci ridicole. Bisogna mettere un punto. Docenti, dirigenti e collaboratori sono funzionari pubblici seri. Smettiamola di dire castronerie.

Perché tanti contagi ad Airola?

Non saprei. Una cosa è certa: negli ultimi 20 giorni i focolai si sono sviluppati nelle famiglie. Abbiamo sei persone ricoverate.

Non può chiedere l’istituzione della zona rossa?

No, perché i dati ufficiali non sono quelli che ho io. E perché penalizzerei chi sta lavorando con coscienza.

Qui le altre notizie di cronaca.
Segui tutti gli aggiornamenti cliccando “mi piace” sulla pagina Facebook del Caudino.