400 euro al mese alle donne vittime di violenza

Redazione
400 euro al mese alle donne vittime di violenza
400 euro al mese alle donne vittime di violenza

400 euro al mese alle donne vittime di violenza. E’ stata pubblicata sul sito dell’Inps la circolare con la quale vengono fornite le istruzioni per la presentazione della domanda per percepire il ‘Reddito di libertà’.

Donne vittime di violenza

Si tratta del sussidio voluto dal governo Conte II con il decreto Rilancio e destinato a donne vittime di violenza, che potranno ricevere fino a 400 euro mensili per massimo un anno, tramite il proprio Comune di residenza.

Il contributo è stato introdotto con l’intenzione di favorire percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di difficoltà economica ed è destinato prioritariamente a sostenere le spese per assicurare l’autonomia abitativa e il percorso scolastico e formativo dei figli minori”.

Lo dice all’Ansa della senatrice M5S Danila De Lucia, componente della commissione d’inchiesta sul Femminicidio, facendo riferimento a quanto già annunciato dalla ministra Bonetti ieri.

Si tratta di una misura di sostegno che potrebbe essere fondamentale per quelle donne che vivono di violenza tra le mura domestiche. Spesso , tante mogli e compagne restano a subire ogni tipo di vessazione perché non hanno l’indipendenza economica.

Sapere di contare su un sussidio che dura un anno potrebbe risultare fondamentale per quelle donne che cercano a tutti i costi di ribellarsi ad una condizione di abbrutimento.  Deve essere fatto un plauso al governo ed anche alla senatrice De Lucia per aver perorato l’istituzione del reddito di libertà.

L’atrocità della cronaca

Quasi quotidianamente diamo notizie che riguardano femminicidi e o brutali pestaggi che le donne devono subire. Oltre al fondamentale aiuto che arriva dalle forze dell’ordine con il codice rosso, ora arriva anche questa forma di sussidio.

Purtroppo, non tutte troveranno il coraggio di svincolarsi dalla tenaglia degli uomini violenti. Bisogna sforzarsi di fare anche altro. Questo deve essere considerato un punto di partenza per una seria rivoluzione culturale.