5 positivi a Cervinara, 2 a Roccabascerana e San Martino

Redazione
5 positivi a Cervinara, 2 a Roccabascerana e San Martino
Torna l'incubo covid in Irpinia, focolaio per una festa di comunione

5 positivi a Cervinara, 2 a Roccabascerana e San Martino. Come sempre avviene nella giornata di domenica cala il numero delle persone che vengono sottoposte a tampone. Nella giornata di ieri, infatti, i laboratori dell’Asl Avellino hanno effettuato 1.544 tamponi. Di questi risultano positivi solo 183 persone.

La Valle Caudina

Il covid continua a diffondersi nei comuni irpini della Valle Caudina. Si contano, infatti, cinque positivi a Cervinara, due e Roccabascerana e due a San Martino Valle Caudina. Questa, invece, la situazione di ieri in Campania.

Coronavirus Campania: i dati di oggi 13 febbraio 2022

Il bollettino ordinario e giornaliero dell’Unità di crisi insediata presso la Regione Campania fin dall’inizio della epidemia pandemica da coronavirus.

Questo il bollettino di oggi: (dati aggiornati alle 23.59 di ieri); Positivi del giorno: 5.615 (I dati tengono conto dell’Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento del Ministero della Salute.). Di cui: Positivi all’antigenico: 4.391, positivi al molecolare: 1.224.

Test effettuati

Test: 46.240. Di cui: Antigenici: 30.895, Molecolari: 15.345. Deceduti: 5 (nelle ultime 48 ore); 4 deceduti in precedenza ma registrati ieri. Report posti letto su base regionale.

Posti letto di terapia intensiva disponibili: 812, posti letto di terapia intensiva occupati: 75. Letti di degenza disponibili: 3.160 ( Posti letto Covid e Offerta privata.) e posti letto di degenza occupati: 1.232.

Nei vaccinati Pfizer e Moderna 5 casi di miocardite ogni 100mila abitanti

Tra coloro che hanno ricevuto i vaccini a mRna Pfizer o Moderna sono stati registrati da 0,8 a 5,5 casi di miocardite/pericardite in più, aumento che gli scienziati giudicano basso e che si è verificato prevalentemente tra i maschi di età compresa tra i 18 e i 29 anni.

È quanto emerge da uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Aifa e dalle Regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lazio; l’analisi conferma la possibilità che tra i giovani “immunizzati” possano svilupparsi miocarditi/pericarditi dopo l’iniezione del vaccino.

Secondo i medici, tuttavia, si tratta di un’eventualità remota e transitoria, dal momento che la malattia si manifesta generalmente in forme lievi.

Lo studio è stato condotto sulla base dei dati di 2,8 milioni di cittadini delle quattro regioni interessate, tutti di età compresa tra i 12 e i 39 anni, ai quali era stato somministrato il vaccino tra il 27 dicembre 2020 e il 30 settembre 2021.

I ricercatori hanno verificato quanti pazienti sono stati colpiti da miocardite/pericardite nel periodo preso in esame, ed entro 21 giorni dall’iniezione. Quel dato è stato poi paragonato al numero di eventi che si verificano nella popolazione normalmente.

L’aumento riguarda in particolar modo i maschi

Ebbene, stando a quanto emerso il rischio è più elevato nei sette giorni che seguono la somministrazione (da 0,8 a 5,5 casi in più ogni 100 mila abitanti). Dividendo il campione per genere ed età, l’aumento riguarda in particolar modo i maschi.

Si va dai 3,8 casi “in più” ogni 100 mila abitanti dopo la prima dose di Moderna agli 8,8 dopo la seconda iniezione con lo stesso farmaco. Per quanto riguarda Pfizer, l’aumento è di un caso ogni 100 mila immunizzati dopo la seconda iniezione.

La fascia d’età più colpita è quella 18-29 anni ed i casi non sono mai stati gravi. “Nei giovani la miocardite può dare affaticamento sotto sforzo, la pericardite dolore toracico – dice Carlo La Vecchia, epidemiologo e docente di Statistica medica alla Statale.

Di solito in poche settimane passa. In condizioni normali può essere che il paziente non dia peso ai sintomi, mentre è più probabile che li monitori dopo la vaccinazione”. (fanpage.it)