Addio a Franco Falco, un amico di tutti noi

Redazione
Addio a Franco Falco, un amico di tutti noi
Addio a Franco Falco, un amico di tutti noi

Addio a Franco Falco, un amico di tutti noi. L’ultimo saluto per Franco Falco dovrà attenersi alle norme anti covic. Il 74enne di Cervinara ha perso la vita ieri presso l’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino proprio a causa del coronavirus. Ai tatni messaggi di partecipazione di dolore alla famiglia arriva anche quello dell’amministrazione comunale.

Il cordoglio dell’amministrazione

Con commossa partecipazione questa mattina daremo l’ultimo saluto a Franco Falco, si legge in un comunicato del sindaco Lengua.. Il covid si è portato o via non solo un nostro concittadino ma un amico di tutti noi.

Fino all’ultimo abbiamo sperato che potesse farcela, che potessimo rivederlo ancora a Piazza Trescine a farci dono della sua simpatia e del suo sorriso gioviale. Lo ricorderemo con grande affetto e sempre con il sorriso. Ai figli Antonio, Concetta e Fabiola giunga l’abbraccio dell’ amministrazione e la vicinanza di tutta la comunità di Cervinara.

Cervinara: Franco e Rosetta, l’amore oltre la morte

Rosetta, i figli, Antonio, Concetta,  Fabiola, la nipotina  Michela, i generi Diego Magnotta, Marco Pirozzi , il Napoli ed i funghi. Franco Falco aveva queste passioni. Un legame indissolubile lo stringeva alla moglie Rosetta, un amore lungo tutta una vita che si proietta per l’eternità.

La promessa di non lasciarsi mai

Si erano conosciuti ragazzini e si erano promessi di non lasciarsi mai. Avevano giurato, in silenzio, che niente e nessuno li avrebbe potuti mai separare, neanche la morte.  Giuramento mantenuto. Rosetta si è spenta due mesi fa e Franco l’ha raggiunta oggi.

Lo ha portato via il terribile covid- 19, ma, forse, proprio il giorno della morte della moglie, qualcosa in lui si era spento.

Aveva perso quel suo sorriso gioviale e quel carattere giocoso che riusciva sempre a conquistare tutti. Proprio quel giorno, forse, aveva iniziato l’ultimo, lungo viaggio per raggiungere l’unico amore della sua vita.

Il “ Paolisano” così lo conoscevano a Cervinara, in omaggio al suo paese di origine, Paolisi, che aveva lasciato per amore della moglie, era anche una figura tipica di piazza Trescine. Tifosissimo del Napoli, animava per ore vibranti discussioni tra supporters di squadre rivali.

E, se spesso, a causa del Napoli doveva soccombere e soffrire, la rivincita se la prendeva durante il periodo della raccolta dei funghi. In pochi gli riuscivano a tenere testa perché conosceva ogni anfratto delle nostre montagne.

Addirittura qualcuna tentava anche di seguirlo per carpirgli qualche segreto, ma sapeva sempre come seminare i curiosi.

Una vita dedicata alla famgilia

Al di là di questi innocenti svaghi, lui e la moglie hanno dedicato tutta la vita alla famiglia. I figli Antonio, Concetta e Fabiola rappresentavano il loro orgoglio e facevano l’impossibile per accontentarli, mille sacrifici per far mancare niente.

E accoglievano nella loro casa anche gli amici dei figli. Sempre con il sorriso ed una giovialità unica. Proprio i figli, in queste ore devono sopportare il dolore più grande perché non hanno neanche potuto tenere la mano al loro papà nell’ora fatale.

Ma ora Franco è di nuovo con la sua Rosetta. La moglie, all’inizio, lo prenderà un po’ in giro. Poi gli darà la mano ed insieme veglieranno sui loro cari.