Alessandra e Roberta,quando i social vestono il lutto

Redazione
Alessandra e Roberta,quando i social vestono il lutto
Alessandra e Roberta,quando i social vestono il lutto

Alessandra e Roberta,quando i social vestono il lutto. Chi, dalla triste domenica scorsa, ha aperto i social non può non essersene accorto, qualcosa è cambiato. Le storie sono drasticamente diminuite, così pure i post numericamente sono scesi.

Post di cordoglio

Quasi tutte le storie e i post prodottiin questi giorni sono di cordoglio, vicinanza e ricordo. Ovviamente qui ci riferiamo agli utenti cervinaresi, quindi, a quelli della comunità colpita dal tragico evento.

Inoltre, il nostro è un discorso tendenziale quasi statistico, non assoluto. I post allegri, imeme, le invettive i litigi e il calcio sono praticamente scomparsi lasciando spazio ad un sentimento di mestizia espresso in un modo molto sobrio.

Anche chi, in questo frangente, ha vissuto un momento positivo ha preferito tenerlo per sé, ha scelto di non mostrarlo perché sarebbe stato fuori luogo. È come se ci si fosse autocensurati.

Esercizio di continenza

Anzi, diciamo che è stato fatto un esercizio di continenza. La “continenza” nella cultura greca, che è una delle pietre angolari della cultura occidentale, era una delle massime virtù. La “continenza” è la moderazione, la misura nel soddisfacimento delle esigenze, dei bisogni e dei piaceri.

Lo schianto dell’undici settembre che si è portato via Alessandra e Roberta ci sta mostrando, forse, come si vive il lutto al tempo dei social, almeno quelle forme di lutto che sono collettive eche stravolgono una comunità.

I social sono uno strumento, un utensile, un artefatto umano e, come tutti gli utensili, sono neutri per natura, a caratterizzarli come positivi o negativi è l’uso che ne fa l’uomo.

Sentiamo di dire stavolta, quindi, cheè edificante l’uso chene è stato fatto in questi giorni dei social, questo break nel clamore consueto, per onorare chi ha perso la vita in un evento tragico ed assurdo.

È edificante questo esercizio di continenza. Quella stessa continenza che torneremo a disattendere tra qualche giorno, ma questo, in fondo, è il gioco della vita.

                                                                                                                      Pasquale Taddeo