Benevento: Le Streghe tornano a casa! Le Janare, i malefici e la città vi aspettano

Redazione
Benevento: Le Streghe tornano a casa! Le Janare, i malefici e la città vi aspettano

Venerdì prossimo, 22 giugno alle 17:30 a Palazzo Paolo V, sarà presentato il libro “Le Streghe di Benevento. La stagione dei malefici” di John Bemelmans Marciano – Sophie Blackall – Alessandra Valtieri (traduttrice), 128 pagine, Anno: 2018, Prezzo: 13,00 € per i tipi di Edizioni Primavera della imprenditrice cervinarese Claudia Cioffi.
A portare i saluti  sarà l’Assessore all’Istruzione del Comune di Benevento Rossella Del Prete, organizzatrice dell’evento e l’editrice Claudia Cioffi. Interverranno la traduttrice Alessandra Valtieri e la docente Paola Caruso, esperta di folclore beneventano. Modererà l’incontro la preside Maria Felicia Crisci.
Come riporta il sito Scaffalebasso.it, “Le streghe di Benevento. La stagione dei malefici, è un progetto molto ambizioso della Penguin Random House che arriva in Italia grazie alla giovanissima casa editrice, Primavera.
L’autore, che viene sostanzialmente citato solo come nipote del famoso papà di Madeline, imbastisce invece, in questo primo volume di una serie che si annuncia davvero interessante, una narrazione unica e coinvolgente.
Al centro di questa storia le streghe, le numerose streghe che si crede (va) infestassero proprio Benevento: le Janare. Il contesto storico ben ricostruito nella sua ambientazione ottocentesca fa della verosimiglianza la leva scatenante la tensione narrativa. La documentazione storica dell’autore è piuttosto accurata nei riferimenti – ho rivisto moltissime delle considerazioni e delle testimonianze storiche ricostruite da Carlo Ginzburg sulle streghe del XVII secolo che studiai, ormai, qualche tempo fa – e sono forse i riferimenti così precisi (le streghe come esseri che escono dal corpo, gli animali come cavalcature della notte, gli alberi secolari come ritrovi dei sabba…) ad aver reso ai miei occhi il testo pauroso, quando invece la storia alla sua base è soprattutto una storia di amicizia, di avventura e scoperta. In una piccola e rurale Benevento ottocentesca le disavventure dei gemelli Emilio e Rosa, del cugino Primo e degli amici Maria Beppina e Sergio si incrociano alla ricerca delle streghe che sembrano aver preso di mira la fattoria e il paese intero. La vita di questi bambini di qualche secolo fa si dipana tra bugie per scansare il lavoro, turni al mercato e lavoro nei campi: una realtà fatta di lavoro, di responsabilità e di una solitudine (ma assai libera) impensabile nel mondo di oggi. I bambini dovranno fare i conti con misteriosi avvenimenti che accadono di notte (tetti scoperchiati, stalle messe a soqquadro, asini sfiancati…) e tutte le credenze superstiziose che permeano la loro cultura e a cui anche loro credono ciecamente: sacchetti si sale, intrugli e incantesimi – pagati profumatamente all’arcigna Zia Pia – … Fino a che in un moto di impensabile coraggio il gruppo di bambini andrà alla ricerca delle Jannare e dei loro sabba, di notte, presso il noce secolare fuori dal paese. Naturalmente non incontreranno nessuno, ma un dialogo inaspettato proprio quando l’unica soluzione sembra quella di soccombere alle streghe regalerà un colpo di scena finale che porterà al lieto fine, ma che aprirà innumerevoli quesiti che ci mettono già in attesa del prossimo volume. La scrittura ironica, i dialoghi coerenti che lasciano in parte anche spazio ad espressioni dialettali creano un tessuto narrativo ricco e godibilissimo. La semplicità dei bambini gioca sul filo della paura senza mai essere inverosimile e la distanza temporale viene eliminata, grazie ad una riconoscibile ed attendibile descrizione dell’infanzia e del suo muoversi.
Come se non bastasse, corredano questa storia unica le immagini splendide di Sophie Blackall che, grazie ad uno scrupoloso lavoro di ricostruzione storica dei costumi e degli ambienti, catapulta i lettori nel mondo ottocentesco con fascino e disinvoltura.
Un libro raro per grazia e signorilità pur nella “povertà” apparente della materia trattata, una ricchezza inconsueta di contenuti ed immagini che certo colpirà con la sua personalità i lettori tra i 8 e i 10 anni, ma in fondo chiunque vi si accosti.”